lunedì 29 giugno 2015

Due, Matteo Scoz.

Titolo: Due.
Autore: Matteo Scoz.
Casa Editrice: Curcu & Genovese.
Pagine: 459.

Trama: Cosa ci fa James Bergstein, un ragazzo di Trento figlio di genitori americani misteriosamente scomparsi e che egli non ha mai conosciuto, sperduto nelle vallate del Nanga Parbat, nell'Asia himalayana? Che cosa porta un ragazzo normale come lui ad essere colto dalla disperazione, a migliaia di chilometri da casa, nutrendo la speranza che il domani non venga mai? E un'incredibile avventura quella che l'ha condotto in quel luogo, un'avventura che prende il via grazie all'incontro con Alex, la sorella che fino a quel momento non aveva mai incontrato. Così, sulle tracce dei loro genitori, inseguendo un mistero che lega indissolubilmente luoghi magici come le montagne di Trento, l'Egitto, l'Africa Nera e l'Asia, i due ragazzi cercheranno di mettere insieme i tasselli del disegno che ha portato i loro genitori sul punto di svelare un mistero impensabile, conducendoli però alla morte. Appellandosi solo al proprio coraggio, alla propria intelligenza e a pochi amici fidati i due ragazzi dovranno ricostruire pezzo dopo pezzo il cammino dei loro genitori sfidando l'unica cosa al mondo che mai non cambia: il tempo. 


Un altro libro comprato a scatola chiusa (devo smettere di farlo!). Un altro libro consigliatomi, stra-consigliatomi, da altri che non ha soddisfatto le mie aspettative. Un altro libro che fino a cinquanta pagine dalla fine non mi convinceva, ma che con quel finale assurdo, irreale e incongruente mi ha sorpresa, riguadagnando punti (lo so!, non si può leggere un libro per il solo finale, però...).

Sentivo parlare da tempo di questo primo libro di Matteo Scoz (il libro è del 2005 quindi si capisce che ne ho sentito parlare), autore trentino all'epoca esordiente, edito da Curcu & Genovese. Alla svendita della biblioteca comunale ne ho trovata una copia in ottimo stato e l'ho acquistata. Il libro è rimasto sullo scaffale per dei mesi, poi mi sono decisa a leggerlo. Mi aspettavo un romanzo d'avventura, ma lineare, e invece mi sono vista catapultare in un mondo alla Indiana Jones, dove buoni e cattivi si rincorrono e si scontrano per arrivare primi alla meta, tra strani artefatti ancestrali e popolazioni scomparse. Insomma, non proprio il mio genere. Ma, come ben sapete, odio lasciare i libri a metà, quindi, di buona lena e con molta volontà, mi sono decisa a concludere la lettura. 
Più procedevo nella lettura, meno la storia mi convinceva per la sua assurdità e difficoltà, ma arrivata alle ultime cinquanta pagine qualcosa è cambiato. Forse l'impellenza del finale. Forse la voglia di svelare il mistero. Fatto sta che la storia si è fatta più fluida, dinamica e interessante. Lo stile dell'autore si è semplificato: basta eterne scene descrittive (se leggerà questa recensione mi perdonerà, ma io non sopporto le descrizioni troppo lunghe, soprattutto se riguardano momenti della giornata o luoghi), basta artifici letterari, basta flashback. Con queste semplificazioni il romanzo ha preso un ritmo nuovo, serrato, intenso, da vero e proprio romanzo d'avventura (che poi, sia chiaro!, spesso semplificare è più difficile che aggiungere, quindi davvero bravo). Il finale poi è sorprendente. Sorprendente e quasi incompatibile con tutta la storia precedente. Un colpo di scena talmente inaspettato da risollevare l'intera visione del romanzo e dare al lettore finalmente una chiave di lettura sensata di una vicenda che si snoda per più di 400 pagine senza conoscerne il narratore.

Come detto, la storia potrebbe fare concorrenza ad un film di Indiana Jones. I due fratelli Bergstein, separati dal Caso o dal Destino in circostanze misteriose e inspiegate, si ritrovano dopo quasi vent'anni grazie all'intervento di Giovanni Nobili, guida alpina e amico degli scomparsi genitori dei ragazzi. I due si mettono alla ricerca della verità sulla morte dei genitori. Tra le montagne del Trentino, Assuan, l'Africa e il Nanga Parbat si trovano a vivere avventure e a scoprire cose che mai avrebbero pensato. Tra artefatti ancestrali che dovrebbero donare la vita eterna, chiavi senza serratura e personaggi misteriosi, scopriranno che alla fine "Sempre di due e mai di una è costituita, nel mondo, la natura delle cose".
Accompagnati da amici vecchi e nuovi, vivranno avvenimenti ed esperienze quasi inimmaginabili. 

Una nota a parte merita la scena della cena del 5 ottobre a casa del signor Blyssed. Bella, ben descritta, ma ricorda davvero molto la scena dell'appartamento in "Il Maestro e Margherita" di Michail Bulgakov. Nel libro di Bulgakov, si presentano al cospetto della "regina" tutti questi personaggi più o meno particolari e la festa ha inizio. In "Due", a casa del signor Blyssed si presentano tutte queste persone che, in un modo o nell'altro, sanno o fanno parte della storia dei due ragazzi. Sfarzo, balli, rivelazioni e segreti, in entrambi i casi. Puro caso? O ispirazione? In entrambi i casi, una scena ben costruita. 

Concludo con le parole di James Bergstein:
Cancellerò per sempre ogni tua lacrima e ogni tua tristezza. Seguirò per sempre la canzone che scaturisce dai tuoi occhi. Cercherò per sempre il tesoro del tuo sguardo e del tuo sorriso, e lo custodirò gelosamente tra le mie mani.
perché sia mai che manca la storia d'amore. Un amore puro, intenso e pieno di speranza. Un nuovo inizio. Un nuovo viaggio.

Aspetto i vostri commenti e i vostri pareri se avete letto il libro. Altrimenti leggetelo!

giovedì 25 giugno 2015

Fantasie d'inchiostro. Tappa 25 giugno 2015.

Salve lettori! 
Oggi scrivo questo post per presentarvi l'iniziativa "Fantasie d'inchiostro", promossa dal gruppo Facebook The dark zone che raccoglie blogger e autrici/autori. Una collaborazione, quella tra blogger e autori, che ha permesso di ideare questo evento che mette in palio 25 e-book. Ogni autore ne offre una copia in versione digitale. Generi diversi e mondi diversi: romance, paranormal, storico e urban fantasy (spero di averli citati tutti!). Cinque partecipanti potranno vincere uno dei pacchi sorpresa. 

Come aggiudicarsi gli e-book? 

  • Condividere nel proprio profilo Facebook l’evento in modalità pubblica entro il 3 luglio 2015, invitando almeno due amici a partecipare;
  • Postare nella bacheca evento un "partecipo", così da poter essere inseriti nella lista dei partecipanti;
  • Tenere d’occhio la bacheca evento perché nel corso di queste settimane ogni autore presenterà la propria opera.
A questo blog è stata assegnata la tappa odierna che vi permetterà di conoscere due degli e-book in palio e le loro autrici: La stratega (Anno Domini 1164) di Giovanna Barbieri e Raccolta di brevi lettere d'amore di Morgane's Lullaby. 
Siccome prevedo che il post sarà abbastanza lungo, non mi perdo in ulteriori chiacchiere e comincio subito a presentarvi questi due libri!



La stratega (Anno Domini 1164) di Giovanna Barbieri.

La stratega (Anno Domini 1164) è la seconda versione di 1164, l’assedio di Rivoli, romanzo storico-fantastico. 
Dopo un forte temporale Alice, una giovane donna del XXI secolo, si ritrova nel 1163, in un bosco della bellissima Valpolicella. Cos'è accaduto? Chi l’ha inviata nel 1163 durante la lotta degli anti-imperiali contro l’imperatore Federico il Barbarossa e perché? E' stata una casualità o un disegno divino? Ferita e confusa, Alice viene soccorsa da una famiglia di contadini semi-liberi, che la conduce all'abbazia del Sacro Cuore di Arbizzano, dove viene curata dalle gentili monache e apprende l’uso delle erbe medicinali. Una volta guarita e portata nel castello di Fumane, dovrà decidere come agire: lottare per ritornare nella sua epoca oppure, per fuggire alle ingiuste accuse di stregoneria, partecipare all'assedio di Rivoli del 1165 a fianco del cavalier Lorenzo Aligari del quale s'innamora perdutamente.

Chi è Giovanna Barbieri?
Sono una persona metodica, simpatica e puntuale. Amo svegliarmi alla stessa ora tutti i giorni e bere il primo caffè della giornata in compagnia del mio gatto Geronimo. Ho aperto da poco un blog di servizi editoriali (https://righerosse.wordpress.com/); la mattina scrivo i miei libri (ora mi sto dedicando al mio terzo romanzo storico, questa volta ambientato nel V secolo dc durante le invasioni gote del 402 dc) mentre il pomeriggio è dedicato al lavoro.

Cosa ti ha spinta a scrivere un romanzo storico-fantastico?
Tutto ha avuto inizio nel 2009, con un testo preso in prestito nella mia biblioteca locale sugli insediamenti abitativi dell'alto medioevo in Valpolicella: La Valpolicella: dall'alto medioevo all'età comunale di A. Castagnetti. Un saggio che tratta la castellizzazione medievale nella valle Provinianensis (Polesela, in dialetto locale). Purtroppo, nei villaggi presi in esame nel mio romanzo sono resistite poche testimonianze di quel periodo. La vera ispirazione comunque è giunta dopo la lettura di Rapine, assedi, battaglie, la guerra nel Medioevo di A. Settia. Dove, in poche righe, si riassume la battaglia del 1164-1165 degli anti-imperiali contro il Castello di Rivoli e Garzapano, il castellano vassallo di Federico I il Barbarossa. Amo la campagna e le colline della zona ovest di Verona, sono ricche di storia e mi piacerebbe che anche i lettori le apprezzassero. Mi sono domandata: cosa farei, se fossi inviata in quel periodo? Morirei subito oppure sopravvivrei? Così è nata l'idea del viaggio temporale.

Ti andrebbe di parlarci dei personaggi del tuo romanzo? 
Io utilizzo sempre il punto di vista alternato, cioè all'interno del mio romanzo trovano spazio diverse voci sia maschili sia femminili, le cui vicende s'intrecciano fino alla fine. Ne La stratega, anno domini 1164 troverete: Alice, la protagonista, vive la sua insoddisfacente vita nel XXI secolo quando all'improvviso è catapultata nel XII secolo: fatalità? Disegno divino? Magia? Il cavaliere Lorenzo Aligari, coraggioso, religioso, è pregato dal padre Aliostro, castellano di Fumane, di assediare il castello di Rivoli Veronese con gli armigeri anti-imperiali. Incontrerà Alice quasi subito. La contessina Chiara Aligari, sorella minore di Lorenzo, è promessa in sposa al duca Borsetti di San Pietro in Cariano in cambio di armigeri. La ragazza s'innamorerà di Luigi l'arciere. Un amore travagliato, impossibile dato il periodo storico. Angelica l'ancella, povera serva del castello di Fumane è innamorata di Matteo il costruttore, il quale è rimasto da poco vedovo con due figli. Riusciranno a maritarsi oppure il castellano porrà il veto sulla loro unione? Garzapano, signore del castello di Rivoli, potente e sadico nobile imperiale il quale nel 1164-65 con i suoi armigeri deve contrastare la presa della fortezza di Ceraino e l'assedio del suo castello a opera degli anti-imperiali.

Ti andrebbe di regalare ai lettori del blog e ai partecipanti all'evento un breve estratto del tuo libro che ami particolarmente?
Grazie a Dio, alcuni istanti più tardi, il paladino emise un colpo di tosse e vomitò l’acqua che aveva bevuto. Infine, traendo un profondo respiro, si girò a osservarla. L'uomo le sorrise: aveva splendidi e maliziosi occhi chiari da gatto siamese e folti ricci scuri. Un pizzetto altrettanto scuro gli ricopriva il mento. Alice si rilassò e gli sorrise a sua volta. Sono semi-nuda e sto sorridendo come un'idiota a questo bel guerriero! Devo essere impazzita! Come minimo mi violenterà, tremò rendendosi conto d'indossare solo la leggera sottoveste. Schizzò verso il cespuglio dove aveva nascosto il cesto delle erbe e il vestito. Indossò in fretta la lunga tunica, poi scappò nel sottobosco. Purtroppo il milite più anziano, che era rimasto in sella al suo cavallo, la inseguì e la riportò dal salvato. Alice notò l'aria all'improvviso seria di quest'ultimo e rabbrividì di paura, quasi svenendo.  Non dovevo fuggire, ora mi sottoporrà a interrogatorio, fremette di terrore.


Raccolta di brevi lettere d'amore di Morgane's Lullaby.

Raccolta di brevi riflessioni sull'amore, a volte più tristi a volte più serene ma tutte con quel comune denominatore. Nata dall'idea che due anime si possano incontrare in un momento particolare della loro vita... Una di esse si accorge che l'altra è affine alla propria, ma... L'altra lo saprà mai? Nel dubbio l'anima innamorata comincia a pensare.






Chi è Morgane's Lullaby?
Morgane's Lullaby è la ninna nanna di Morgane, sono convinta che una lettera in cui scopri di essere amato specie se letta prima di dormire possa alleviare il peso di qualunque giornata storta, andare a dormire con la consapevolezza che non si è soli a questo mondo, che per qualcuno si conti qualcosa, che quel qualcuno capisce il nostro animo a tal punto da scrivere, che senza parlare, ha notato un cambiamento in noi è qualcosa di molto consolante e importante...

Una raccolta di riflessioni sull'amore. Quanto di Morgane c'è in questo libro? L'amore è un tema così delicato e personale.
Quanto di me c'è in questo libro? Parecchio. Amo amare ed essere amata ed amo anche scrivere dell'amore, al momento ho altre storie work in progress ma in ogni genere che tratto sia horror, fantasy o noir se nel contesto ci sta io una storia d'amore di sottofondo la metto sempre. Può essere un amore finito, da cui parte la storia, un amore che nascerà nel corso delle vicende o un amore che scoppierà all'improvviso ma se può avere il suo spazio nel corso della storia ci sarà sempre.

Ti andrebbe di regalare ai lettori del blog e ai partecipanti all'evento un breve pensiero sull'amore tratto dal tuo libro?
Credo che questo rappresenti al meglio il mio concetto d'amore:
Vorrei, vorrei regalarti più serenità di quanto non mi riesca di fare ora, perché a volte ho la sensazione di farti mancare qualcosa, vorrei chiamarti e raccontarti solo cose buffe perché quel giorno non è sorto alcun problema e magari perché no, chiamarti e dirti che i problemi sono finiti, vorrei organizzare una giornata nei minimi particolari e poi stravolgerla solo per il gusto di farlo. Vorrei essere già lì con te sul divano col caminetto acceso mentre quella ruffiana di gatta si fa fare i grattini sulla pancia ed il cane se la dorme beato ai nostri piedi, vorrei che se ti venisse da piangere mi chiamassi senza problemi e non fare tutto da solo perché mi piacerebbe consolarti in quel momento e non dopo, vorrei potermi svegliare nel cuore della notte e guardarti dormire sereno perché ti sono finite le preoccupazioni. Vorrei donarti tutto questo e spero presto di poterlo fare, ma ora voglio solo una cosa. Te

Io ringrazio il gruppo The dark zone e le due autrici per avermi permesso di dare il mio contributo a questo evento. Mi raccomando!, partecipate numerosi!

mercoledì 24 giugno 2015

Presentazione #11bis: Virginia Rainbow.

Salve lettori!
Continua la serie di presentazioni che coinvolgono giovani autori emergenti italiani e i loro scritti. Oggi proseguiamo nella conoscenza di Virginia Rainbow (che avevamo già incontrato qui) e del secondo libro della sua trilogia Flamefrost. Insieme controcorrente

Il libro.

Il rapporto tra Sarah e Gered è arrivato a rottura, ma nessuno può prevedere gli eventi che li porteranno ad avvicinarsi di nuovo. Una serie imprevista di difficoltà cambierà per sempre la vita di Sarah e porterà Gered ad affrontare il biasimo e il contrasto della famiglia. In una escalation di fughe rocambolesche e momenti di suspense, si dipana il destino dei due protagonisti, che nel frattempo maturano e imparano a rapportarsi fra di loro. Li accompagnano amici fidati disposti a tutto per servirli e proteggerli da chi li ha traditi nel modo più vile. Dalle montagne innevate dell’Everest alle foreste dell’Amazzonia, dalle strade di Roma alle segrete della navicella madre, infine la loro strada sarà posta davanti a un bivio dal quale non è possibile fuggire. I misteri e le verità nascoste lasciate in sospeso nel primo volume saranno svelati? Appassionante e travolgente, questo secondo capitolo della trilogia ci farà conoscere gli aspetti più profondi dei protagonisti, mettendo in luce desideri e sentimenti sempre più forti. Una miscela di avventura e romanticismo che stupirà il lettore per la sua carica di dolcezza e adrenalina, immergendolo in un mondo tanto fantastico quanto reale.

Flamefrost. Insieme controcorrente è un libro di Virginia Rainbow, auto-pubblicato e uscito ad agosto 2014. Il libro, 292 pagine in tutto, è acquistabile su Youcanprint,Ibs e nei principali store online. Per ulteriori informazioni è possibile contattare l'autrice tramite il suo profilo Facebook.

L'autrice.

Virginia Rainbow è un’autrice che scrive fin da bambina, creando storie piene di immaginazione e sentimento. Ora passa il suo tempo tra il lavoro e la sua passione per la scrittura. Adora leggere, fare passeggiate in montagna e guardare i cartoni della Walt Disney. Il suo romanzo di esordio è The black mask.

L'altra volta, presentando il primo libro della trilogia, ci hai brevemente presentato Gered, il protagonista maschile della storia. Ti andrebbe di presentarci la protagonista femminile stavolta?
Sarah è una ragazza intelligente, sensibile e molto chiusa anche a causa di un’infanzia difficile. Non crede di poter essere davvero amata da qualcuno. Quando incontrerà Gered la sua vita cambierà a poco a poco sempre di più fino ad essere completamente sconvolta.

Ti va di regalarci un breve estratto da Flamefrost. Insieme controcorrente?
“ (…) A un tratto, inaspettatamente, lui si mosse verso di lei.
- Concedimi solo un momento… - mormorò, in maniera talmente struggente che era impossibile negargli ciò che chiedeva.
La sfiorò con una mano su un fianco in un tocco lievissimo, per poi scivolare dietro di lei, intrecciando le braccia sulla sua vita e immerse la testa tra i suoi riccioli biondi.
Un brivido di emozione attraversò Sarah da capo a piedi, mentre il respiro le si bloccava in gola.
La sua stretta era tenera e avvolgente, l’accoglieva con delicatezza senza volerla imprigionare.
Sarah percepiva il suo respiro accarezzarle il collo e il suo petto che, a contatto con la sua schiena, si sollevava e si abbassava piano.
Quando le sue labbra si posarono dolcemente sulla pelle liscia del suo collo, facendola sussultare, avrebbe voluto gridare e piangere. Non fu capace di respingerlo.
Poi la sua voce le arrivò all’orecchio in un sussurro lieve e assorto, come il mormorio calmo del mare in un mattino d’estate.
- Sono sincero con te, Sarah. Ti amo come non ho mai amato nessuna. Puoi fare di me ciò che vuoi: lasciarmi, rifiutarmi, farmi soffrire. Ti asseconderò, come un amante assetato si piega ai capricci della sua padrona. Ma non smetterò mai di amarti.
Di colpo si staccò da lei, ansimando.
Lei sentì uno strappo lacerarle l’anima e si voltò per scorgere il bagliore azzurro dei suoi occhi che le sorridevano appena, mentre si allontanava da lei sulla strada assolata.
- Addio, Sarah. “
Grazie a Virginia per aver scelto questo blog per presentare il suo libro e a presto per conoscere gli altri libri della trilogia!

giovedì 18 giugno 2015

Presentazione #11: Virginia Rainbow.

Salve lettori!
Proseguono le presentazione delle opere degli autori italiani emergenti. Oggi conosciamo insieme Virginia Rainbow e il suo romanzo Flamefrost. Due cuori in gioco (primo di una trilogia).

Il libro.

Gli abitanti del pianeta Luxor, guidati dal re Thor sono scampati alla distruzione del loro mondo e vagano nello spazio alla ricerca di una nuova terra. I principi alieni Nardos e Gered vengono incaricati di compiere una missione misteriosa sul pianeta Terra. È in questo contesto che si inserisce il rapporto particolare tra Gered e una ragazza terrestre, Sarah, che abita in un paesino delle montagne valdostane. Gered cerca di avvicinarla in tutti i modi, usando i poteri straordinari di cui dispone, ma lei rifiuta qualsiasi tipo di relazione, nonostante si senta molto attratta da lui. Un mistero aleggia su tutta la storia e verso la fine cominciano a scoprirsi alcuni tasselli. In cosa consiste la missione dei principi? Chi sono le “soggiogate”? In un intreccio via via più articolato, si delinea la delicata psicologia dei personaggi, che si cercano e si respingono, si incontrano e si allontanano, mentre la società aliena, che fa da sfondo alla storia, prende sempre più piede con le sue regole e i suoi riti peculiari. Un mix di contrasti, dolcezza, passione e mistero, che tiene incollato il lettore alla pagina riga dopo riga in un ritmo intenso e coinvolgente.


Flamefrost. Due cuori in gioco è un libro di Virginia Rainbow, auto-pubblicato e uscito a giugno 2014. Il libro, 356 pagine in tutto, è acquistabile su Youcanprint, Ibs e nei principali store online. Per ulteriori informazioni è possibile contattare l'autrice tramite il suo profilo Facebook

L'autrice. 

Virginia Rainbow è un’autrice che scrive fin da bambina, creando storie piene di immaginazione e sentimento. Ora passa il suo tempo tra il lavoro e la sua passione per la scrittura. Adora leggere, fare passeggiate in montagna e guardare i cartoni della Walt Disney. Il suo romanzo di esordio è The black mask.

Se dovessi descrivere con soli tre aggettivi il tuo romanzo Flamefrost. Due cuori in gioco, quali sceglieresti?
Credo..... appassionante, originale, romantico
Che ne dici di dirci qualcosa in più di uno dei tuoi personaggi?
Gered è il protagonista maschile, è il personaggio di solito più amato per un insieme di elementi contrastanti: è arrogante, sicuro di sé, a volte indisponente e al tempo stesso generoso, dolcissimo, audace, intrigante...
Perché un lettore dovrebbe decidere di leggere il tuo libro? 
E’ un libro che tratta di alieni, di libri così non ce ne sono moltissimi in circolazione. Contiene elementi prettamente romance, altri fantasy e altri tipici dei romanzi di avventura. Credo sia un mix accattivante.

Grazie a Virginia per aver scelto questo blog per presentare il suo libro e a presto per conoscere gli altri libri della trilogia! 

giovedì 11 giugno 2015

Il giocatore, Fëdor Dostoevskij.

Titolo: Il giocatore.
Autore: Fëdor Dostoevskij.
Casa Editrice: RCS Libri (edizione speciale per il Corriere della Sera).
Pagine: 237.

[Scusate per la foto, ma su internet non trovavo la copertina della mia edizione e quindi ho usato questa foto che avevo fatto per la pagina Facebook collegata al blog.]

Trama: Il romanzo è ambientato in Germania, in una fittizia città termale di nome Roulettenburg, il cui casinò attira molti turisti. Aleksej Ivànovic, il narratore, svolge la professione di precettore presso una famiglia stravagante, composta da un vecchio generale perdutamente innamorato di una giovane francese dal passato turbolento, mademoiselle Blanche, da due bambini dei quali Aleksej è il maestro e dalla figliastra del generale, Polina Aleksàndrovna, della quale Ivànovic è follemente innamorato senza essere ricambiato. Attorno a questo nucleo gravitano Mr. Astley, un ricco inglese, onesto e timido, anch'egli innamorato di Polina e il marchese francese des Grieux, amato da Polina. Aleksej, pur di suscitare interesse in Polina, arriva a compromettersi burlando un barone tedesco. Inoltre egli si trova spesso a giocare e vincere soldi per Polina, che necessita di grosse somme di denaro, poiché la famiglia è al limite della rovina a causa delle manipolazioni del marchese des Grieux. L'unica via di salvezza consiste nella morte della 'baboulinka' (in russo "nonnina"), Antonida Vasil'evna, l'anziana nonna proprietaria della futura eredità. Tutti attendono con ansia l'arrivo dalla Russia della notizia del decesso della nonna, in modo tale che il generale possa pagare i debiti al "francesino" des Grieux, così da poter celebrare il matrimonio tra Polina e lo stesso marchese, e che il generale possa sposare mademoiselle Blanche. Tuttavia la baboulinka piomba in Germania, lasciando tutti di stucco, e si dedica con fervore al gioco della roulette insieme ad Aleksej. Inizialmente tutto procede per il meglio, ma in un secondo momento la fortuna gira e la nonna perde la maggior parte dei suoi averi, con grande disperazione dei suoi familiari. A questo punto la catastrofe si abbatte sulla famiglia: venuto meno il patrimonio del generale, la sua promessa sposa francese perde interesse in lui e il marchese des Grieux fugge in Francia, lasciando sola e senza soldi la sfortunata Polina. Aleksej decide di scommettere per aiutare economicamente Polina, e una sera in particolare comincia a vincere senza sosta; preso dalla foga pensa di scommettere tutti i soldi accumulati, ma all'ultimo secondo fugge via dalla casa da gioco e torna dall'amata. Quando Polina viene a conoscenza delle vincite di Aleksej al casinò lo crede vizioso e in preda alla follia fugge da Mr. Astley. Aleksej a questo punto viene convinto da M.lle Blanche a recarsi a Parigi dove, imbambolandolo con la sua avvenente bellezza, comincia a sperperare tutti i suoi soldi. Lì vengono raggiunti dal generale, che finalmente riesce a sposare la sua amata. Aleksej quindi riprende il suo viaggio attraverso i casinò, costretto addirittura a fare il domestico e il lacchè. Un giorno incontra Mr. Astley che gli spiega le ragioni di Polina: egli infatti rivela a Ivànovic che Polina in realtà era sempre stata innamorata di lui. Dopo questa confessione, in segno della vecchia amicizia, Mr. Astley lascia ad Aleksey del denaro, facendo scegliere a lui se usarlo per raggiungere Polina in Svizzera o se usarlo alla roulette. Egli decide di proseguire per la sua strada, rimandando al futuro la sua definitiva redenzione.



Il giocatore (in russo: Игрок, Igrok) è un romanzo di Fëdor Dostoevskij, pubblicato nel 1866 e scritto in meno di un mese contemporaneamente agli ultimi ritocchi di Delitto e castigo. Questo breve romanzo fu scritto per necessità in quanto lo scrittore doveva pagare dei debiti di gioco. Il giocatore è diventato un capolavoro e un punto di riferimento della narrativa russa dell'Ottocento. Dostoevskij analizza il gioco d'azzardo in tutte le sue forme con i diversi tipi di giocatori, dai ricchi nobili europei, ai poveretti che si giocano tutti i loro averi, ai ladri tipici dei casinò, ai giocatori occasionali, ai parassiti. Il romanzo rappresenta anche uno studio delle diverse peculiarità delle popolazioni europee: la severità del barone tedesco, la vanità del conte italiano, il ricco gentleman inglese e il francese manipolatore, e, ovviamente, i pittoreschi e unici russi.

Che dire. Il giocatore era uno dei romanzi brevi di Dostoevskij che più mi attiravano. E ora, ultimata la lettura, posso dire che mi attirava a ragione. Un romanzo bello, intenso, colorato e ricercato.
L'intera vicenda si svolge prevalentemente a Roulletenburg. Già dal nome si afferra l'assonanza con roulette e, quindi, con il gioco, vero protagonista del romanzo. La scelta del nome della cittadina è, a parer mio, studiatissima e efficace. Infatti, leggendo le prime poche righe di questo diario-di-bordo di Aleksej Ivànovic il lettore capisce in quale mondo verrà catapultato continuando la lettura:
Dopo un'assenza di due settimane, avevo finalmente fatto ritorno. I nostri, già da tre giorni, si trovavano a Roulettenburg, ed ero persuaso, Dio sa quanto, che essi mi attendessero, ma mi sbagliavo. Il generale mi accolse con una disinvoltura eccessiva, parlò con me, squadrandomi dall'altro in basso, e mi mandò da sia sorella; era evidente che, in qualche modo, erano riusciti a procurarsi del denaro. Mi parve, anche, che il generale mi guardasse con un certo qual imbarazzo mentre Mar'ja Filippovna, straordinariamente indaffarata, si era limitata a rivolgermi poche parole: prese, tuttavia, il denaro, lo contò e ascoltò il mio rapporto. Per il pranzo si attendeva Mezencov, il francesino, e un inglese: se c'era denaro, subito, come al solito, inviti a pranzo, all'uso moscovita...
Il lettore si immerge in una realtà fatta di gioco (Roullete-nburg) e soldi. Una realtà falsa e crudele dove, se c'è denaro, ci sono amici e relazioni sociali, mentre, dove il denaro è perso, non c'è amicizia né relazione, solo attesa per la morte di un parente per riscuotere l'eredità.
Ed è proprio nell'attesa della notizia della dipartita della baboulinka che la (in)felice compagnia vive le proprie giornate. Tra puntate al casinò, incomprensioni, amori e liti. Ma ecco che, nel momento in cui il generale sente di avere in saccoccia l'eredità, la cara baboulinka Antonida Vasil'evna arriva a Roulettenburg più pimpante e in salute di tutti quelli che si aspettano di vederla tirare le cuoia. Mamma quante risate con l'arrivo di Antonida Vasil'evna! Una vecchietta originale, chiassosa, ma furba più di una volpe. Decisa a non dare nemmeno un soldo al generale, si butta nel gioco un po' per incoscienza un po' per sfida al generale stesso che invece è sul lastrico. Vince, stravince. Perde, straperde. Ma, come tiene a precisare lei stessa rivolgendosi al generale "Denari, a ogni buon conto, non te ne darò!", della serie: meglio perderli e spanderli che tenerli per te! Ho adorato questo personaggio in modo incredibile. Un personaggio costruito a regolare d'arte.

Ma, tornando al personaggio principale, ovvero Aleksej Ivànovic, bisogna dire che questo outchitel (precettore) è davvero singolare. Innamorato di Polina, fa di tutto per piacergli e per farsi piacere. Si perde nel vortice del gioco: perde, vince, perde, in un susseguirsi di scherzi del Caso e della Fortuna. Quando vince, finalmente, una grande somma, si vede rifiutato dall'amata e decide di partire e sperperare tutto con M.lle Blanche (chissà perché poi, se fino a un attimo prima gli stava antipatica e la considerava un'arrivista e una parassita). A Parigi, in compagnia della Mademoiselle perde tutto, ma proprio tutto, anzi!, con i suoi soldi la "cara" Blanche si accasa con il generale. Povero Aleksej!, direte voi. Sì, vero. Però cocciuto e ormai dipendente dal gioco, egli continua a giocare d'azzardo, vivendo tra alti e bassi, tra favori e scherzi del Destino per mesi e mesi. Il buon precettore è ormai un'anima persa, smarrita, senza prospettive. Aleksej Ivànovic dimentica anche il suo amore per Polina. Arriva ad amare di più la roulette di Polina. E, nemmeno dopo l'incontro rivelatore con Mr. Astley, egli sceglie la redenzione. Rimanda la sua vita, la redenzione e il suo amore (che poi sarà rimasto qualcosa di questo immenso amore?) per tentare ancora la fortuna. E' egli stesso a dichiararcelo alla fine del suo diario-di-bordo:
-Pre-n-de-te!- intimò. -Sono persuaso che siete ancora un uomo di nobili sentimenti e vi do questo denaro come può darlo un amico a un vero amico. Se io potessi credere che abbandonerete subito il gioco e Homburg e che ritornerete nella vostra patria, sarei pronto a darvi senz'altro mille sterline perché possiate iniziare una nuova vita. [...]Ci abbracciammo di cuore, e Mr. Astley se ne andò. No, egli ha torto! Anche se sono stato rude e sciocco riguardo a Polina e De Grieux, egli lo è stato riguardo ai russi. [...] Posseggo ora quindici luigi e ho cominciato con quindici fiorini! Se si comincia con prudenza...E' possibile, possibile che io sia così infantile? E' possibile che io non capisca che sono un uomo rovinato? Ma perché non potrei non risorgere? [...] Esco dal casinò, guardo nella tasca del panciotto: si muove ancora un fiorino..."Ah, forse mi basterà per pranzare!", pensai; ma, fatti appena cento passi, mi fermai a riflettere e tornai indietro. [...] Vinsi e dopo dieci minuti uscii dal casinò con centosettanta fiorini in tasca. Questi sono fatti. Ecco che cosa può significare talvolta l'ultimo fiorino! E se allora mi fossi perso d'animo, se non avessi osato decidermi, cosa sarebbe accaduto? 
Un romanzo, un capolavoro, l'ennesimo, che Dostoevskij ci regala. Un racconto di disperazione, caduta e dipendenza. Un libro attuale, che molti dovrebbero leggere per aprire gli occhi su una realtà, il gioco (in tutte le sue forme, sia esso d'azzardo o una dipendenza di altra natura), che si è sviluppato nei secoli, ma che mieteva vittime nell'Ottocento tanto quanto oggi. 
Grazie Fëdor per questo spaccato di vita ed esperienza che ci hai lasciato. Perché c'è un po' di Fëdor in Aleksej, come potrebbe esserci un po' di noi in Aleksej. E su questo, è bene riflettere.

sabato 6 giugno 2015

Agnes Browne nonna, Brendan O'Carroll.

Titolo: Agnes Browne nonna.
Autore: Brendan O'Carroll.
Casa Editrice: Neri Pozza.
Pagine: 192.

Trama: Il pub di Foley, al centro di Dublino, è famoso per molte cose, ma per i Browne soprattutto per una: è la sede tradizionale da ventisette anni a questa parte di tutti i loro festeggiamenti. Ora perciò che l’ultimo dei Browne, Aaron, il figlio di Mark, ha deciso di venire al mondo, Agnes e i suoi pargoli si sono dati appuntamento da Foley subito dopo il battesimo. Mr Foley ha preparato tramezzini di salsicce e quadratini di formaggio infilzati da stuzzicadenti. Tutti indossano il loro abito migliore e, dopo gli iniziali convenevoli, la serata è subito decollata. Agnes si è messa a cantare The Wonder of You e i vecchi conoscenti del Jarro, il quartiere dove i Browne hanno trascorso l’infanzia, si stanno divertendo come matti. Al bancone del bar Agnes, il bicchiere in mano, fa scorrere lo sguardo attraverso la sala. Sono tutti lì, i suoi piccoli orfani, tutti adulti ormai. La sua nidiata al completo, tranne il povero Frankie, il figlio derelitto e sfortunato. Mark si è sistemato, è sposato con Betty e ha un figlio meraviglioso; Rory e il suo amico Dino sono tra i più rinomati hair stylist della Wash & Blow; a Trevor manca solo un anno per completare il corso universitario di arte e diventare subito dopo un qualificato artista grafico; Simon è ora portantino-capo al St Patrick’s Hospital; Cathy è con il fidanzato Mick O’Leary e Dermot… Dermot è con Mary Carter, tossica e forse anche spacciatrice, ma ancora per poco, dato che Agnes ha deciso di porre fine alla tresca…
Andrebbe tutto bene per Agnes se a Pierre non venisse in mente di sollevare il calice e di dire davanti agli ospiti del pub di Foley e alla gente del Jarro: «Alla bellissima Agnes Browne… Benvenuta, nonna!»  Quando Mark l’ha chiamata con quella strana parola per la prima volta subito dopo il parto di Betty, Agnes ha sentito le spalle curvarsi e la spina dorsale piegarsi. Ha abbassato lo sguardo sul dorso della mano sinistra e lo ha visto raggrinzito, con la fede nuziale che pareva sprofondare nella carne dell’anulare. Cavolo, nonna a 47 anni dopo tredici anni di felice vedovanza trascorsi in compagnia di un amante francese e di impertinenti pargoli! C’è da restarci secca! Ma distruggere Agnes Browne è impossibile! Se ti chiami Agnes, sei sempre capace di tener testa ai colpi bassi della vita e di affrontare drammi, tragedie e commedie con lo spirito e l’ironia di una bella proletaria di Dublino! Terzo libro della serie di Agnes Browne, dopo Agnes Browne mamma e I marmocchi di Agnes, Agnes Browne nonna è un nuovo affascinante capitolo della vita di uno dei personaggi più irresistibili della narrativa irlandese contemporanea.


Ho comprato questo libro per pochi euro in un negozietto dell'usato perché mi ero innamorata della copertina e pur sapendo che era l'ultimo di una serie dedicata ad Agnes Browne. Devo ammettere che, sebbene non abbia letto i libri precedenti, questo libro mi è piaciuto davvero molto! Se tutti gli autori irlandesi contemporanei sono così, devo leggerli più spesso!

Dopo poche pagine, il lettore si trova già catapultato nella realtà dublinese e si sente parte del racconto. Sembra davvero di essere seduti al bancone di un pub con una pinta di Guinness davanti mentre si leggono le avvenuture del clan Browne.
Un romanzo di vita, famiglia, litigate, sbagli e risate. Sì perché i personaggi di O'Carroll si caratterizzano soprattutto per quello stile tutto irlandese di esprimersi in modo colorito e incisivo. 

La narrazione è fluida. Il libro si legge velocemente e con piacere. Una lettura fresca e dinamica, quasi estiva, perfetta per la stagione che si sta aprendo. Io ve lo consiglio caldamente. 
Ovviamente, aspetto i commenti di chi l'ha letto. Alla prossima!

giovedì 4 giugno 2015

Road to Paradise, Paullina Simons.

Titolo: Road to Paradise.
Autore: Paullina Simons.
Casa Editrice: Harper (HarperCollinsPublishers).
Pagine: 534.

Trama: Due ragazze, una strada aperta, una splendente Mustang gialla. Promette di essere il viaggio della vita. E lo è - ma è anche qualcosa che non si erano mai aspettate... Quando Shelby e Gina fanno salire in macchina l'autostoppista Candy Cane, i loro problemi sono solo iniziati. La spiritosa Candy dai capelli rosa è in fuga - da un passato così nero che le due ragazze provinciali non possono nemmeno immaginare. Avrebbero dovuto mantenere fede alla loro regola "no autostoppisti a bordo", ma è troppo tardi. Attraverso il vasto paesaggio americano, Gina e Shelby sono catapultate in un gioco terrificante tra gatto e topo senza posto dove nascondersi. Come se tutto ciò che è familiare fosse stato strappato via e ogni certezza fosse stata capovolta, troveranno la loro amicizia, la loro fede e loro stesse saranno messe alla prova in modi che non avrebbero mai immaginato.


Road to Paradise è uno dei pochi libri di Paullina Simons (la mia cara Paullina!) che ancora non avevo letto e che mancava nella mia collezione (sì perché, come ben sa chi mi segue, sono affetta da fangirlismo acuto per questa scrittrice e leggo e colleziono ogni suo scritto). Ora, finalmente, ho colmato questa lacuna.
Questo romanzo racconta un viaggio, un'avventura, ma anche la scoperta di sé e del mondo. Una storia toccante e intensa che tocca le corde più nascoste di noi stessi.

Due ragazze di provincia, Shelby e Gina, partono insieme per un viaggio on the road verso la California, l'una per cercare la madre che non ha mai conosciuto, l'altra per raggiungere Eddie, il ragazzo che ama e che ha distrutto la loro amicizia, che solo un viaggio come questo può rinsaldare. Si mettono in viaggio sulla splendente Mustang gialla, regalo di diploma di Shelby. Una macchina bellissima, unica, speciale, ma anche facilmente riconoscibile e difficilmente nascondibile (come scopriranno in seguito).
La meta è la California, ma ben presto le due amiche-nemiche si trovano a deviare il proprio percorso, prima per passare dalle zie di Gina, poi per consegnare dei cagnolini, e infine a causa di Candy e della sua fuga.
Candy. Candy Cane. O anche Grace Rio. Chi è questa ragazza così originale, dai capelli rosa, che incontrano per ben due volte sul loro cammino attraverso l'America? Chi è questa ragazza che raccolgono dalla strada dimentiche della regola "niente autostoppisti a bordo"? Chi è questa ragazza, duramente colpita dalla vita e dal destino, che, nonostante tutto, crede nella redenzione e in una seconda possibilità per tutti?
Quello che Shelby e Gina scoprono su Candy le lascerà senza parole, incapaci di credere che una ragazza così giovane possa aver vissuto così tanti disastri, ma determinate a cercare di aiutarla. [Non vi svelo nulla per non rovinarvi la sorpresa. Vi basti sapere che sarà un vero pugno nello stomaco scoprire la storia di Candy, ma che, una volta conosciuta a fondo, vi sarà simpatica, nonostante alcune sue scelte e alcuni suoi comportamenti. Arriverete a volerla proteggere e ad appoggiarla.]

Il viaggio attraverso l'America, tra paesaggi mozzafiato, luoghi sperduti e grandi città, regala al lettore uno spaccato di America diverso dai grandi luoghi turistici e famosi. Un viaggio per luoghi sconosciuti ai più e alle mappe che regala al trio improvvisato molte esperienze ed emozioni.
Le emozioni. La Simons, come sempre, ci regala davvero moltissime emozioni. Anche se il libro parte lento, poi, con l'arrivo di Candy, diventa molto accattivante. Il lettore è portato a seguire ogni istante della narrazione (fluida e ricca di dettaglio) per scoprire qualcosa di più, un indizio, una parola, qualcosa che porti alla soluzione.
Il finale, come spesso accade con la Simons, è da lacrimuccia. Un finale triste e allo stesso tempo felice. Shelby e Gina trovano la loro dimensione, il loro posto nel mondo, non insieme, non più, mentre per Candy il destino è ben diverso e tragico.

Un romanzo bello, non uno dei migliori dell'autrice, ma un bel libro davvero. Ci ho messo un po' a leggerlo perché leggere in lingua è sempre una sfida, ma ne è valsa la pena. La chicca finale è la nota dell'autrice che racconta del suo viaggio on the road su una Mustang gialla per vivere sulla propria pelle il viaggio delle sue protagoniste.
Che altro dire? Leggetelo! Io consiglio sempre di leggere i libri di Paullina Simons. E questa volta non sarà diverso. Spero di avervi incuriositi almeno un pochino. Alla prossima!