lunedì 31 ottobre 2016

Snapshots #19.

Snapshots è una rubrica di recap mensile.
Salve lettori!
Ottobre è volato, si è portato via le mie ultime settimane di eccessiva e noiosa tranquillità e arriveranno frenesia e giornate così piene che non basteranno nemmeno 48 ore! Ma sono contenta perché sta per iniziare una grande avventura che mi permetterà di mettermi alla prova e di imparare molto (ovviamente sto parlando del Servizio Civile che inizierò il 2 novembre; se non sapete di cosa parlo spulciate il recap del mese scorso dove spiego meglio il tutto). 
Dalla prossima settimana, quindi, dovrò sapermi destreggiare tra Servizio Civile, ripetizioni, blog, corsi vari a cui mi sono iscritta, banda, impegni e, non sarebbe una cattiva idea, pure studio. Le prime settimane saranno un delirio, già lo so, ma poi ci prenderò l'abitudine e tutto scorrerà liscio, o almeno spero!
Come sempre, non mancherò di tenervi aggiornati, per quanto mi sarà possibile.

Prima di iniziare con le istantanee di ottobre, un paio di note di servizio. 
Il 24 ottobre è iniziato il nuovo gruppo di lettura del blog. Questa volta stiamo leggendo insieme L'abbazia di Northanger di Jane Austen (#GdLziaJane). Siete ancora in tempo per partecipare, se volete. Ci sono quattro settimane di tempo per leggere il romanzo prima della discussione finale che si terrà sul gruppo Facebook (aggiungetevi che si parla di libri e c'è bella gente!). 
Sul blog è in corso anche uno speciale giveaway in occasione del prossimo secondo compleanno del mio angolino sulla blogosfera. Spero decidiate di partecipare perché ci tengo molto!
E, last but not least, ho creato una mail tutta dedicata al blog (gardenlibrary_blog@outlook.it) quindi se volete scrivermi, farmi domande o raccontarmi qualcosa, potete scrivermi direttamente a questo indirizzo e sarò felicissima di rispondervi.

E ora cominciamo!

Un libro.

Il libro del mese è, senza ombra di dubbio, Aristotle and Dante discover the Secrets of the Universe di Benjamin Alire Sàenz. Per almeno due volte avevo inserito questo libro nella categoria Copertina del mese, quindi già mi avete sentita parlarne e riparlarne. E, come se non bastasse, vi ho proposto anche una recensione medio-lunga sul blog. 
Non contenta, ve lo cito anche qui perché è davvero un bel romanzo, uno dei migliori young adult che mi sia capitato di leggere, con un finale che insegna a non discriminare e a non discriminarsi. Bellissimo.

“Another secret of the universe: Sometimes pain was like a storm that came out of nowhere. The clearest summer could end in a downpour. Could end in lightning and thunder.”

Una copertina.

L'altro giorno sono passata in libreria per acquistare il libro per il gruppo di lettura. Sono entrata con un immaginario paraocchi ben piantato in faccia, perché lo scopo della mia visita nel paradiso-dei-lettori era chiaro e mirato e il mio portafoglio non poteva permettersi distrazioni. Quindi, effettivamente, ho visto ben poco, ma un libro ha attirato ugualmente la mia attenzione: Tutti i racconti di Roald Dahl, edito da Longanesi.
Sarà per quella copertina tutta rossa con quei ghirigori dorati, sarà che una copertina così richiama i bei tempi andati, sarà che è un po' che vorrei rileggere qualcosa di Dahl (che temo di aver snobbato un pizzico di troppo durante l'infanzia), fatto sta che è l'unica copertina che è riuscita a smuovere il mio paraocchi immaginario.

Una canzone.

E ci risiamo! Nessuno mi ha consigliato nuova musica da ascoltare e io sto, di nuovo!, per citare i triti e ritriti Cranberries. Non che mi dispiaccia, ma sta diventando un po' noiosa come cosa. E allora no!, non menzionerò nessuna canzone, ma vi invito caldamente a consigliarmi nuovi gruppi, singoli o duo, italiani o stranieri. Non ho un genere preferito, vado abbastanza a sensazione e a periodi, quindi buttatevi! Suggeritemi titoli e artisti. Io non aspetto altro. 
Ormai sta diventando una supplica più che una richiesta! Aiutatemi!
Questo è quello che avrei scritto se Mr Tubo (YouTube per gli amici) non mi avesse consigliato le Celtic Woman. Si tratta di un progetto, più che di un gruppo, visto che le componenti cambiano continuamente, ma la loro musica mi è entrata in testa e non me ne libero più. Sono due giorni che le ascolto e riascolto. Credo mi piaccia più il sound che non le parole (anche perché le canzoni in celtico non le capisco!), ma fatto sta che sono incantata. Ci scommetto che voi già le conoscevate, ma io arrivo sempre tardi.
Comunque non siete esentati dal propormi nuova musica. Ne ho bisogno!



Un film.

Questo mese vi stupirò. E sapete perché?! Ho tre film da citare! Si passa dal deserto più assoluto a ben tre titoli. Mi faccio paura da sola.

Ad inizio ottobre ero a casa, bloccata per un problemino al piede, e ne ho approfittato per recuperare un classico senza tempo che, ahimè, ancora non avevo visto. 
Sto parlando di Colazione da Tiffany con l'eterna Audrey Hepburn. Non so perché non l'avevo mai visto prima, ma sono felice di aver recuperato perché è davvero un bel film.
Non so se mi sia piaciuta di più l'atmosfera newyorkese, l'interpretazione della Hepburn o il ruolo del gatto, ma mi è piaciuto. Si tratta indubbiamente di un classico senza tempo che non ci si stufa mai di vedere o consigliare.

Ma il film migliore di ottobre è sicuramente Saving Mr Banks. Cioè, occhi a cuoricino dalla prima all'ultima battuta. Silenzio rigoroso in soggiorno, nessun respiro, starnuto o rumore ammesso. Adorante silenzio per un capolavoro targato Disney che mi ha lasciata incantata.
Dopo aver visto questo film non posso più guardare a Mary Poppins con gli stessi occhi: mi sono state rivelate troppe verità e ho accumulato tante informazioni che la mia venerazione per il personaggio e la sua inventrice non possono che essere aumentate. 
Se non lo avete visto, non indugiate oltre e guardatelo!

L'ultimo film che voglio citare questo mese è Grace of Monaco con Nicole Kidman. Non voglio addentrarmi nelle discussioni sulla fedeltà di quello che è stato riportato sul piccolo schermo o sui fatti più o meno legati al reale vissuto raccontati. Io cito questo film perché ho trovato la Kidman perfetta e assolutamente nel ruolo. Un'interpretazione eccellente.
So che questo film ha ricevuto molte critiche e che i Grimaldi non hanno visto di buon occhio questa produzione, ma secondo me rende bene l'idea del sacrificio e dell'amore che hanno portato questa attrice americana, figlia di un costruttore, a diventare la principessa icona di stile che tutti ricordiamo.
Secondo me merita.

Un booktuber.

Questo mese torno a consigliarvi una booktuber italiana. Sto parlando della mia cara amica Martina Belli (già blogger di Un buon libro e una tazza di tè). Sul suo canale propone video legati ai libri, alla sua vita da libraria e qualche vlog. A me piace molto ascoltarla, è un'ottima compagnia e suggerisce sempre titoli interessanti, abbastanza in linea con i miei gusti. Ovviamente, vi consiglio di sbirciare anche il suo blog, anche se, ultimamente, è in pausa, perché ci trovate belle recensioni e qualche articolo interessante. 

Un articolo.

Silvia del blog Cinebooks Blog ha ideato un'iniziativa molto interessante denominata Share Your Blog. In cosa consiste?! In una serie di interviste a blogger i cui blog hanno meno di 100 follower per farsi conoscere e condividere la propria passione. Anch'io sono stata ospite di Silvia e quindi vi consiglio di leggere la mia intervista. Vi consiglio di passare a trovare Silvia nel suo angolino perché merita davvero.


Bene!, questo eterno post (ultimamente mi sto dilungando un po' troppo quando scrivo) è finito. Io aspetto di conoscere i vostri consigli, i vostri preferiti e le vostre impressioni. Alla prossima!

giovedì 27 ottobre 2016

Which books might you read if you want to...? #2

Which books might you read if you want to...? è una rubrica a cadenza random nella quale vi consiglio dei libri legati dallo stesso filo conduttore.

Which books might you read if you want to...LEGGERE LE MILLE SFUMATURE DELL'ANIMO FEMMINILE?

Salve lettori!
Per questo nuovo appuntamento ho scelto un tema molto difficile: quali libri leggere per cogliere le mille sfumature dell'animo femminile. Osservando la mia libreria, mi è caduto l'occhio su alcuni libri che, per me, sono diventati Imperdibili, ovvero libri che non posso che consigliare e ri-consigliare; libri intensi e unici che parlano di donne mettendone in luce le mille sfaccettature. 
Ecco allora che ho pensato di suggerirvi tre titoli per leggere le donne (e, ovviamente, come se servisse specificarlo, sono tre libri scritti da donne).

I tre libri che ho scelto sono:
  1. Amore colpevole di Sof'ja Tolstaja (trovate la recensione qui);
  2. Nemico, amico, amante... di Alice Munro (trovate la recensione qui);
  3. La porta di Magda Szabò (trovate la recensione qui).
In tutti e tre i libri, i personaggi femminili sono il fulcro attorno al quale gira tutta la vicenda.
Le donne di questi romanzi e di questi racconti (il libro della Munro è una raccolta di nove racconti) sono personaggi intensi, ricchi di sentimenti e contraddizioni, coraggiose e, allo stesso tempo, schiave delle convenzioni sociali (specialmente in Amore colpevole). 
Leggendo questi libri si possono riconoscere le mille sfumature dell'animo femminile ed i suoi desideri. 
Ogni donna può riconoscersi, almeno in parte, in una delle donne narrate oppure riconoscervi qualcuno che si conosce o che si è conosciuto.

Non è semplice cogliere e mettere per iscritto le sfumature dell'animo umano (femminile o maschile che sia) perché, si sa!, l'animo è un pezzettino personale e nascosto che si svela difficilmente. Queste tre autrici, ognuna a suo modo, sono riuscite nell'impresa. Si passa dalla biografia personale della Tolstaja trasformata in racconto, alle donne dei racconti della Munro, fino ad arrivare alle due donne che si scelgono nel libro della Szabò. Ogni autrice ha raccontato le donne ed il loro mondo, i sentimenti, i dolori, le perdite e le rinascite, le famiglie ed i figli. Il quadro che ne esce è suggestivo e completo. 
Se sceglierete di leggere questi tre libri, potrete ritenervi, alla fine, soddisfatti e un po' più conoscitori dell'animo femminile e delle sue sfaccettature.

Voi avete letto queste autrici? Le conoscete? Avete altri romanzi, racconti o saggi, da consigliare a chi vuole indagare più a fondo l'animo delle donne? Sentitevi liberi di commentare e lasciare i titoli che, secondo voi, sono più adatti.

sabato 22 ottobre 2016

Ma le stelle quante sono, Giulia Carcasi.

Titolo: Ma le stelle quante sono.
Autore: Giulia Carcasi.
Casa Editrice: Feltrinelli.
Pagine: 232.

Trama: Carlo e Alice sono compagni di scuola: stessa classe, stessi professori e, a volte, lo stesso banco. Nei cinque anni che hanno passato assieme hanno condiviso una silenziosa amicizia, fatta di sguardi e sorrisi. Carlo è "naturalmente" imbranato senza modelli da incarnare, senza maschere. Alice si sente diversa, non omologata, è uno spirito critico e, al contempo, una sognatrice. Entrambi si consumano pensando all'amore ma hanno un cuore ancora poco addestrato e - come vuole l'adolescenza - "sbagliano". Un romanzo senza peli sulla lingua, schietto, diretto, una freccia che va diritta al bersaglio, quasi una partita di ping-pong sentimentale.


Non potete immaginare da quanto tempo questo libro sostava nella mia wish list, forse addirittura da quando uscì nel lontano 2005. Ma, ormai, è arcinoto che arrivo sempre con un po' di ritardo, e anche stavolta non faccio eccezione. Invece di leggerlo nel 2005, a sedici anni, ho pensato bene di leggerlo nel 2016, undici anni dopo. E, forse, è stato meglio così. Io a sedici anni non ero come Alice, non ero nemmeno come Carlo. Ero. Non so cosa, come o chi. Ero. Stavo in quel ruolo che mi era stato insegnato, non superavo i limiti, non sbirciavo verso l'esterno del mondo, vivevo quasi in una bolla, protettiva ed impermeabile, alla vita e ai sentimenti. Mi sono letteralmente svegliata fuori verso i diciotto-diciannove anni. Sì, ci ho messo un po', ma poi ho riordinato le mie carte ed ho iniziato anch'io a giocare la mia vita. Il resto non è questo il luogo per raccontarlo, ma sicuramente non avrei saputo apprezzare questo libro a sedici anni, a venti forse, più probabile dopo i ventuno.
Lo dice anche Alice, o forse è Carolina a dirlo, comunque...ognuno ha i suoi tempi. Il cuore, la testa, il corpo sanno, basta imparare ad ascoltarli e tutto assume una sfumatura diversa. Quella sfumatura può arrivare presto o tardi, ma è unica per ognuno, e solo noi possiamo coglierla.
Ecco, questo romanzo parla di questa sfumatura. Parla della sfumatura di Alice. E parla della sfumatura di Carlo. E parla della speciale sfumatura che si crea quando si trovano. Due metà della stessa mela che si sono toccate, viste e studiate per cinque anni, ma che solo alla fine riescono ad incastrasi e dare vita a qualcosa di nuovo, solido e assolutamente speciale.

Questo romanzo è stata una rivelazione. All'inizio non sapevo che aspettarmi...il solito romanzetto per ragazzi? Una storia sciocca? Invece no. Il libro è diviso perfettamente a metà per raccontare due facce della stessa medaglia (anche se non lo sanno). Non sapevo come leggerlo. Leggere tutta Alice e poi Carlo? Leggete tutto Carlo e poi Alice? No! A me i romanzi lui/lei piace leggerli un capitolo per ciascuno, per non svelarmi fatti e luoghi, per procedere in parallelo. E allora via, a girare e rigirare il libro, per leggere in parallelo due storie che, inizialmente, sembrano due rette che non si incontreranno mai, ma che poi, per qualche gioco strano del destino, si incontrano e proseguono insieme. 
Mi è piaciuto moltissimo. La descrizione schietta e senza filtri del primo amore, dei primi pianti, delle prime esperienze mi ha toccato molto. L'autrice racconta Alice e Carlo, ma potrebbe raccontare qualsiasi altra coppia, giovane e meno giovane. Perché l'amore non ha età e può renderti felice o farti soffrire a diciotto anni come a cinquanta. 

Credo che questo libro mi abbia dato molto in termini di ricordi ed emozioni. E credo anche che sia perfetto per i giovani e per i meno giovani perché racconta qualcosa in cui tutti, prima o poi, ci siamo imbattuti. Lo stile è semplice e diretto, come lo sono i ragazzi, ma le perle di saggezza non mancano. 
Voi lo avete letto? Vi è piaciuto? Fatemi sapere cosa ve ne pare. Alla prossima.

P.S. Ah!, dimenticavo. Per Alice e Carlo le stelle sono 351. 

venerdì 21 ottobre 2016

CompliBlog - Traguardi, ringraziamenti e giveaway.

Salve lettori!
Oggi sono qui a scrivere un post al quale tengo particolarmente.
Era il 10 novembre 2014 quando, in un momento di profondo sconforto, decisi di aprire questo mio personale angolino nella blogosfera. Non ho mai nascosto di aver aperto il mio blog in un momento per me molto difficile, quando tutto sembrava più nero del nero (non che ora siano rose e fiori, ma ogni tanto vedo grigio e bianco sporco...), per mettermi alla prova e per dimostrare a me stessa e agli altri che so fare qualcosa di buono anch'io. Avevo bisogno di uno spazio mio, dove presentarmi per quella che sono, condividere le mie passioni e conoscere persone nuove che non mi giudicassero soltanto per i cfu accumulati o gli insuccessi universitari e personali. 
Sono passati due anni e questo blog è cresciuto con me. Il blog è cambiato con me, mano a mano che i miei gusti, le mie aspettative e i miei obiettivi cambiavano. Dalla prima volta che ho lanciato il primo segnale nella blogosfera ad oggi sono cambiate tantissime cose. E' cambiato il mio stile di scrittura (più scrivo e più mi sento a mio agio, sicura e al mio posto). Sono cambiata io come lettrice e quindi anche i miei gusti. Sono cambiata come persona, non grazie al blog, o meglio non solo, ma sicuramente avrete notato nei miei post il mio nuovo modo di affrontare le cose.
L'anno scorso, purtroppo, non ho potuto celebrare con voi il primo anno del blog perché, come ricorderete, ero in Inghilterra e mi era impossibile gestire un evento che coinvolgesse molte persone, prima di tutto per la connessione ballerina e poi per tutte le variabili che potete immaginare.

Quando ho iniziato, il mio numero di follower era davvero esiguo ed io mi sentivo ugualmente onoratissima. Oggi, mentre scrivo questo post, siete quasi cento ed io non so davvero come ringraziarvi. Vorrei potervi dire un enorme grazie uno ad uno, ma so che sarebbe pressoché impossibile. Con voi ho imparato a raccontarmi, a non nascondermi, ad ascoltare, a suggerire e a farmi suggerire. E' anche merito vostro se sono cambiata come lettrice, se sono passata allo step successivo e ho iniziato ad osare, ad uscire dalla mia zona di comfort per lasciarmi cullare dalle parole.
Una delle mie aspirazioni, quando ho aperto il blog, era di creare una piazza di confronto e condivisione di idee e, grazie a voi, credo di essere sulla buona strada per riuscirci. So benissimo che i miei numeri, messi a confronto con quelli di altri blog, sono poca cosa, ma per me sono fonte di grandissima soddisfazione e di grandi gioie. E questo mi basta.
La sera, quando sono stanca per la giornata, mi basta trovare un nuovo commento, una condivisione o un nuovo follower e sono contenta. Mi basta sapere che qualcuno, leggendomi, mi dedica cinque minuti del suo tempo e, magari, si prende pure la briga di commentare e lasciarmi un segno del proprio passaggio.
Perciò, per tutto questo e per tutto quello che mi sto dimenticando di scrivere, GRAZIE

E, proprio per ringraziarvi, ho deciso di proporvi un giveaway in occasione di questo CompliBlog (che brutta parola, lo so!, ma si usa dire così...e poi, mi sento un pizzico più giovane ad usare, per una volta, questi neologismi da pelle d'oca). 



QUANDO. Inizio: venerdì 21 ottobre 2016. Fine: domenica 13 novembre 2016.

COME PARTECIPARE

Vi basta seguire questi semplici passi:
  • Essere follower del blog e mettere mi piace alla pagina Facebook (se non avete un profilo Google+ per aggiungervi ai lettori fissi o non siete blogger, mettere mi piace sulla pagina Facebook e segnalatemelo nei commenti);
  • Condividere il giveaway con più persone possibile;
  • Inviarmi via messaggio privato sulla pagina Facebook oppure tramite mail (gardenlibrary_blog@outlook.it) una fotografia dei vostri tre classici preferiti di sempre con una breve motivazione sul perché sono i vostri classici del cuore, ed, ovviamente, con la vostra mail per essere poi contattati in caso di vittoria;
  • Commentare il post;
  • Se avete un blog, "rubare" l'immagine qui sopra e metterla nel vostro blog;
  • Far votare la vostra fotografia (che sarà stata inserita in un album apposito sulla pagina Facebook).
CHI VINCE. Vincono le tre fotografie che, alla mezzanotte del 13 novembre, avranno ricevuto il maggior numero di mi piace.

COSA SI VINCE.
  • 1° classificato: un libro a scelta della collana I Pacchetti dei luoghi (non comuni), edito da L'Orma Editore, oppure due libri a scelta della collana I Pacchetti, editi da L'Orma Editore;
  • 2° e 3° classificato: un libro a scelta della collana I Pacchetti, editi da L'Orma Editore.
N.B. Ci tengo a precisare che i libri verranno acquistati da me e che, quindi, non si tratta di sponsorizzazione o di pubblicità di L'Orma Editore. Ho scelto queste collane perché le trovo assolutamente carine e di livello. Non collaboro a nessun titolo con la casa editrice. 

Spero parteciperete in molti. Ci tengo davvero tanto a fare le cose per bene e a festeggiare con voi questo traguardo. Quindi, cosa aspettate!? Pensate al vostro terzetto del cuore e scattate una foto! Io le aspetto. A presto. 

giovedì 20 ottobre 2016

L'ospite, Sarah Waters.

Titolo: L'ospite (The little stranger).
Autore: Sarah Waters.
Casa Editrice: TEA.
Pagine: 531.


Trama: Hundreds Hall, l’antica dimora di campagna della famiglia Ayres: varcarne i cancelli dopo trent'anni è un momento di grande trepidazione per il dottor Faraday, lui che ancora bambino, nel lontano 1919, ne aveva ammirato con occhi sgranati lo sfarzo e lo splendore. Quel passato, tuttavia, è ormai un vago ricordo: i suoi abitanti — la vedova del Colonnello Ayres e i figli Roderick e Caroline — sono, infatti, impegnati in una disperata battaglia per salvare dalla rovina se stessi e la casa. Ma proprio quest’ultima sembra gettare le ombre più funeste sul futuro: stanze che di colpo diventano trappole, pareti da cui emergono sussurri malevoli e segni inquietanti, un devastante incendio notturno.., chi, o che cosa, c’è dietro questi eventi? Quale mistero grava sul destino degli Ayres? Ma, soprattutto, fino a che punto si spingerà la minaccia? Sarah Waters si confronta con un classico tra i generi letterari, la ghost story, e lo rinnova assottigliando il confine tra sovrannaturale e psicopatologico. Di consueto c’è solo la sua maestria narrativa, con cui restituisce il quadro raffinato e puntuale di un mondo drammaticamente sospeso tra passato e presente. Un mondo in cui le paure umane prendono pericolosamente forma, e dove, in un crescendo lento ma inesorabile, la voce della ragione appare sempre più un debole appiglio di fronte ai ricordi, ai desideri e alle pulsioni represse che travolgono le menti dei protagonisti, e con loro il lettore.


Non conoscevo Sarah Waters e i suoi romanzi fino a che non ho visto un video di Leda (youtuber e blogger di Lepaginedileda) nel quale lei esprimeva il suo amore per questo romanzo. Lì per lì non mi ero lasciata tentare (il video risale al 2015) perché non mi sembrava affatto il mio genere, ma poi recentemente sono riuscita a recuperarne una copia e ho pensato di dare una possibilità alla Waters. Tutti quelli che hanno letto questo romanzo me ne hanno parlato bene, se non benissimo, quindi mi ci sono buttata con grandi aspettative e qualche timore.

Il romanzo viene classificato come romanzo gotico, ma, ad essere sincera, non ho trovato molti tratti gotici sparsi nel romanzo, a meno che, chi lo ha classificato, non abbia inteso, con la parola 'gotico', di indicare la decadenza della società e della casa, con qualche pizzico di mistero e fantasmi
La narrativa della Waters è magistrale, questo sì!, e molto coinvolgente, ma fin dalle prime pagine del romanzo ho vissuto un continuo déjà vu che, davvero, non so da dove possa essere scaturito. Non ho ricordo di aver letto in passato questo romanzo (sarebbe strano che non me lo ricordassi) e sono pressoché certa di non averlo letto perché non è il genere di libri che leggo di solito, non rispecchia le mie scelte e nemmeno rientra nella mia zona di comfort. Eppure nulla nel romanzo mi ha sorpresa o spaventata particolarmente, tutto aveva l'aria familiare. Ho cercato su internet se, per caso, fosse stato tratto un film dal romanzo, ma la risposta è negativa. Ho provato ad indagare sui modelli presi ad esempio dalla Waters, sperando di trovare un autore del passato o un racconto che potesse avere qualcosa in comune con il romanzo, ma niente. Io davvero non so come spiegarmelo, ma io questa storia la conoscevo. Non nei minimi dettagli, ma nella sua impostazione e nei suoi personaggi.
L'unica cosa che mi è venuta in mente è The haunted hotel di Wilkie Collins, libro che ho letto l'anno scorso mentre ero in Inghilterra. Non so, secondo me ha qualcosa in comune con il romanzo della Waters, ma, sia chiaro!, non sto insinuando che la Waters abbia scoppiazzato, ma che abbia preso spunto forse sì.

A parte questo mio 'aver già letto il libro' che resterà nei casi irrisolti della mia vita, posso solo dirvi che il romanzo è scritto davvero bene, invoglia a girare una pagina dopo l'altra e l'ambientazione è profondamente e suggestivamente british. La decadenza della società post-bellica e i cambiamenti che hanno segnato l'Inghilterra di quegli anni fanno da cornice ad una vicenda torbida, dai risvolti poco chiari, ingarbugliata come una matassa che, purtroppo, viene sbrogliata fin là. Nel finale, infatti, si spiega, ma non si spiega, e questo, per me, non è il massimo. Avrei preferito che alla fine, in un modo o nell'altro, ci fosse un mea culpa o una chiamata agli acchiappafantasmi, insomma. Sono conscia che il finale del romanzo, in realtà, cela in sé anche la risposta, ma qualche pagina in più di dietro-le-quinte non ci sarebbe stata male.

Nel complesso il romanzo è bello, ideale per chi ama le ambientazioni british di fine Ottocento ed i suoi abitanti, un po' meno per chi ama le storie di fantasmi. Non ho altro da aggiungere, purtroppo, perché l'eterno déjà vu che ho avuto con il romanzo mi ha impedito di stupirmi, spaventarmi o focalizzarmi sulle piccole cose.
Io vi consiglio di guardare il video di Leda nel quale, molto entusiasticamente, racconta del suo rapporto con questo libro. Io spero di avervi in qualche modo incuriositi e aspetto di conoscere le vostre opinioni in merito a questo romanzo che resta comunque un ottimo libro. Alla prossima!

martedì 18 ottobre 2016

L'eterno dilemma: libro o film. #8

In questa rubrica metto a confronto un libro e un film ad esso ispirato. La cadenza è, ovviamente, random.
Salve lettori!
Dopo un periodo di attesa, torno sul blog con un nuovo appuntamento di confronto libro-film. Come vi avevo già accennato, questa rubrica non può avere cadenza regolare in quanto mi serve tempo per leggere i libri e recuperare i film (ah!, sono ancora alla ricerca del film Via col vento perciò se qualcuno sa indicarmi un sito dove vederlo in streaming o un modo per recuperarlo, me lo dica!). 
Oggi vorrei mettere a confronto Jane Eyre di Charlotte Brontë con il suo adattamento cinematografico.

Il libro.

Jane Eyre è il capolavoro di Charlotte Brontë, l’affresco vivissimo di un’epoca e di una società, la storia di una proposta d’amore inaccettabile dal punto di vista della morale corrente ma che innesca il tormento della passione e la conseguente repressione. Potente figura femminile, l’eroina del romanzo ha ispirato numerose versioni cinematografiche. Cenerentola priva del candore della fiaba, Jane è la piccola governante che affascina e poi sposa il suo padrone, né bella né attraente secondo i canoni ottocenteschi della femminilità, forse ignara delle arti sottili della seduzione, ma animata da una volontà incrollabile che travolge ogni ostacolo e la preserva immune dalle tentazioni disseminate sull'aspro cammino che conduce alla realizzazione di sé come donna.


Come ho già spiegato nella recensione, questo romanzo mi è piaciuto davvero molto e rileggerlo a ventisette anni mi ha permesso di capirlo molto meglio e di apprezzarlo molto di più di quanto avessi fatto alle superiori. Il libro è arcinoto a tutti, vuoi perché viene assegnato come lettura a scuola, vuoi perché uno, per caso, ci si è imbattuto e se ne è innamorato. So per certo che ci sono molte persone che, come me, adorano i romanzi inglesi del 1800 e che sono perdutamente innamorati della zie Emily, Charlotte e Jane. Quindi non serve aggiungere altro.

Il film.

Jane Eyre è un film del 1996 diretto da Franco Zeffirelli.
Il film, coproduzione italiana, francese e britannica, mette in scena l'omonimo romanzo di Charlotte Brontë. Questa versione cinematografica è piuttosto fedele a quella cartacea, sebbene nella seconda parte del copione siano presenti alcuni tagli e cambiamenti.


Lo so, esiste più di una versione cinematografica del romanzo di zia Charlotte, ma ho scelto questa perché è quella che ho visto più volte. Infatti, ogni volta che viene trasmesso questo film in tv, cascasse il mondo io lo guardo! Mi ha sempre affascinato, anche prima di leggere il romanzo la prima volta, non so per quale motivo.
Il film è abbastanza fedele al romanzo e esprime al meglio quello che Charlotte Brontë ha messo su carta.
Io non so se voi lo avete mai visto, ma chi l'ha visto credo concorderà con me se dico che, finalmente, si può dire che il film è fedele al libro.
Penso che zia Charlotte sarebbe stata contenta, sia per l'adattamento in toto sia per cast e produzione.


Tirando le somme, direi che questa volta vince il libro, ma per un soffio in quanto anche il film è fatto bene ed è piacevole da vedere. Il romanzo resta pur sempre un capolavoro e non è possibile batterlo, ma Zeffirelli è andato vicino ad un pareggio che avrebbe avuto il sapore di una vittoria.
Voi che ne dite? Siete d'accordo con me? Avete visto altri adattamenti cinematografici di Jane Eyre? Se sì, come vi sono sembrati? Fatemi sapere e alla prossima!

martedì 11 ottobre 2016

Aristotle and Dante discover the secrets of the Universe, Benjamin Alire Sáenz.

Titolo: Aristotle and Dante discover the secrets of the Universe.
Autore: Benjamin Alire Sáenz.
Casa Editrice: Simon & Shuster.
Pagine: 360.

Trama: 1987. Dante sa nuotare. Ari no. Dante è eloquente e sicuro di sé. Ari non sa esprimersi a parole ed è eternamente insicuro. Dante si perde in poesia e arte. Ari si perde in pensieri sul fratello maggiore che è in prigione. Dante ha la pelle chiara. I tratti somatici di Ari sono più scuri. Sembra che un ragazzo come Dante, con la sua aperta e singolare visione della vita, possa essere l'ultima persona in grado di abbattere i muri che Ari si è costruito attorno. Ma contro ogni pronostico, quando Ari e Dante si incontrano, sviluppano uno speciale legame che insegnerà loro la più importante verità sulle loro vite, e li aiuterà a decidere che persone vogliono essere. Ma ci sono grandi ostacoli sul loto cammino, e solo credendo uno nell'altro - e nel potere della loro amicizia - Ari e Dante potranno risultare più forti.


Questo libro è stato spammato praticamente ovunque da quasi tutte le blogger e tutti i booktubers che seguo. Fin dalla prima video-recensione che ho visto di questo romanzo, ho deciso che dovevo leggerlo. Le correnti di pensiero su questo libro per giovani (ebbene sì!, trattasi di uno young adult) sono principalmente due: da una parte ci sono gli intellettualissimi che lo ritengono un prodotto mediocre, senza spinta e piatto (e vi posso assicurare che ne ho incontrato più di uno); dall'altra ci sono quelli come me, blogger e booktubers più terra terra, che invece lo hanno amato alla follia. Per fortuna, la maggior parte di chi ha letto questo romanzo rientra nella seconda categoria (se così non fosse, si sarebbe perso per strada un romanzo con molto potenziale).

A me questo romanzo è piaciuto moltissimo, fin dai primi capitoli. Credo sia uno dei migliori young adult che io abbia mai letto. Non posso svelarvi nulla, ma vi basti sapere che la principale dote di questo romanzo è la delicatezza con la quale l'autore tratta i suoi personaggi, le loro vite e le loro scelte. Alire Sáenz accompagna per mano Dante e Aristotele per quasi due anni della loro vita, segue i loro pensieri, i loro cambiamenti esteriori ed interiori (soprattutto questi ultimi!) come un'ombra discreta, senza giudicare, intromettersi o frenare gli eventi.
Ho trovato l'impostazione narrativa perfetta perché ben si adatta ad una mente giovane, in fase di cambiamento e bisognosa di scoprire e scoprirsi. Nel romanzo, i genitori quanto l'autore sono la personificazione della coscienza interiore, non puniscono, non giudicano, ma aiutano, supportano e trovano le risposte. 
Leggere questo libro dona serenità e speranza (due cose che i giovani d'oggi necessitano non poco). L'autore ha scritto questo romanzo con delicatezza e rispetto, per i suoi personaggi, per il diverso e per se stesso. Io l'ho trovato incredibile.

Non posso dirvi altro perché  rischierei degli spoiler clamorosi e non voglio. Se leggerete questo romanzo, verrete accompagnati anche voi per mano nella scoperta della storia e dei personaggi, raccoglierete per strada indizi e consigli, e arriverete alla fine felici e soddisfatti per un finale che non delude. Se lo avete già letto, spero vi ritroviate nelle mie parole.
Ovviamente, aspetto di sapere cosa ne pensate. Alla prossima!

giovedì 6 ottobre 2016

Jane Eyre, Charlotte Brontë.

Titolo: Jane Eyre.
Autore: Charlotte Brontë.
Casa Editrice: Newton Compton.
Pagine: 416.

TramaJane Eyre è il capolavoro di Charlotte Brontë, l’affresco vivissimo di un’epoca e di una società, la storia di una proposta d’amore inaccettabile dal punto di vista della morale corrente ma che innesca il tormento della passione e la conseguente repressione. Potente figura femminile, l’eroina del romanzo ha ispirato numerose versioni cinematografiche. Cenerentola priva del candore della fiaba, Jane è la piccola governante che affascina e poi sposa il suo padrone, né bella né attraente secondo i canoni ottocenteschi della femminilità, forse ignara delle arti sottili della seduzione, ma animata da una volontà incrollabile che travolge ogni ostacolo e la preserva immune dalle tentazioni disseminate sull'aspro cammino che conduce alla realizzazione di sé come donna.


Avevo letto questo romanzo alle superiori e, onestamente, mi aveva lasciata abbastanza indifferente. Non avevo l'età giusta per apprezzarlo e nemmeno l'esperienza necessaria per affrontare uno dei romanzi più famosi della Letteratura Inglese. Mi era stato assegnato come lettura estiva, ovvero come compito, e come tale l'avevo considerato, nulla di più, nulla di meno.
Nel corso degli anni però, una piccola molla dentro di me si è caricata fino a che, scattando, non mi ha indotta a leggere di nuovo questo romanzo. Ammetto che la voglia e la curiosità di riaffrontare libri letti alle superiori non mi mancano e infatti non è la prima volta che rileggo dei romanzi che mi erano stati assegnati a scuola (Conrad, Austen, Calvino, solo per citarne alcuni).

All'inizio di questa rilettura non sapevo cosa aspettarmi. Avevo perfettamente in mente i fatti salienti del romanzo (complice anche l'adattamento cinematografico) e perciò il fattore sorpresa non aveva presa, ma non sapevo come avrei reagito al romanzo da ventisettenne invece che da sedicenne. 
Ebbene, rileggere Jane Eyre è stato come immergermi nel più classico dei paesaggi inglesi e respirare a pieni polmoni atmosfere e suggestioni. Mi è piaciuto tantissimo e sono rimasta davvero colpita dalla semplicità e dalla modernità delle parole della Brontë. 
Lo stile lineare, intimo e schietto, unito alle atmosfere ottocentesche mi hanno catturata e mi hanno fatto amare il romanzo dalla prima all'ultima parola. Lo stile di Charlotte è assolutamente più piacevole e scorrevole di quello di Emily e la sua narrazione è molto più sincera e personale.
Insomma, un romanzo-capolavoro che sono felicissima di aver riletto. Questo romanzo è l'esempio lampante di quanto si debba essere pronti per leggere un classico perché, altrimenti, non si riesce ad apprezzarlo. La me sedicenne mai avrebbe immaginato di rileggere questo romanzo, mentre la me di adesso rimpiange di non aver saputo apprezzare, all'epoca, questo immenso libro.

Io non starò a dilungarmi oltre perché il romanzo è noto a tutti (vuoi per dovere, vuoi per piacere), invito soltanto chi lo ha letto a lasciarmi un commento su questo libro e su quello che ha significato. Per quanto mi riguarda, consiglio a chi ancora non lo ha letto di farlo al più presto, di lasciarsi travolgere dalla narrazione e di accompagnare Jane nel suo viaggio di scoperta del mondo e di se stessa.
Alla prossima!

domenica 2 ottobre 2016

Pills of Books. #13

Pills of Books è una rubrica domenicale nella quale vi regalo e mi regalo una breve citazione tratta dal libro in lettura seguita da un brevissimo commento.

In quel giorno era impossibile passeggiare. La mattina avevamo errato per un'ora nel boschetto spogliato di foglie, ma dopo pranzo (quando non vi erano invitati, la signora Reed desinava presto), il vento gelato d'inverno aveva portato seco nubi così scure e una pioggia così penetrante, che non si poteva pensare a nessuna escursione.Ne ero contenta. Non mi sono mai piaciute le lunghe passeggiate, sopra tutto col freddo, ed era cosa penosa per me di tornar di notte con le mani e i piedi gelati, col cuore amareggiato dalle sgridate di Bessie, la bambinaia, e con lo spirito abbattuto dalla coscienza della mia inferiorità fisica di fronte a Eliza, a John e a Georgiana Reed. 
Jane Eyre, Charlotte Bronte (incipit)

E' arrivato l'autunno e, come lettrice, posso dire che adoro questo periodo dell'anno. Quando si tratta di scegliere un libro, sono abbastanza meteoropatica perché, infatti, nel mio cervello i libri si dividono in buoni per i periodi freddi e buoni per i periodi caldi. Quando arriva l'autunno, posso perciò, finalmente, dedicarmi ai miei amati classici e a quei mattoni che tutti fuggono, ma che io adoro.
Avevo già letto Jane Eyre alle superiori, in versione ridotta però. Ora è arrivato il momento di rispolverarlo un pochino, anche perché è un romanzo che sto riscoprendo essere bellissimo ed assolutamente in linea con me.
Voi lo avete letto? Vi è piaciuto? Fatemi sapere!