giovedì 27 novembre 2014

IntervistAutore #1: I. M. Another.

E’ con grande gioia che vi propongo la prima intervista del ciclo dedicato agli autori emergenti. Oggi conosciamo una giovane scrittrice di 22 anni. Nonostante la giovane età ha già scritto molto! Leggete cosa mi ha raccontato.

Nome, Cognome, Età. 
I. M. Another, 22 anni.

Professione.
Web newser in un portale italiano d’intrattenimento

Aspirazioni professionali. 
Vorrei diventare una sceneggiatrice di videogiochi, ma temo che resterà solo un sogno.



Raccontaci qualcosa di te.
Ho iniziato a scrivere sin da quando ho ricordi, ma considero “Charming Devil” come il mio primo vero romanzo. Ho un’ossessione per i personaggi eccentrici, le divise di ogni tipo e l'immaginazione altrui.

Da dove nasce l'ossessione per le divise di ogni genere? Si tratta del classico "fascino della divisa" o di qualcosa di diverso?
Mi piacciono molto i fumetti giapponesi e, leggendoli, mi sono appassionata a quelle che sono le mise tipiche di alcuni personaggi. Amo le divise da maggiordomo, da cameriera, da dottore, da professore, da scolaretta, eccetera. Oh... a dirlo così, potrebbe sembrare qualcosa di ambiguo!

Qual è il tuo libro preferito e perché? E qual è il tuo autore preferito?
Forse ti sembrerà scontato, ma il mio libro preferito è “Orgoglio e Pregiudizio”. Quando ho finito di leggerlo, ho provato una sensazione di vuoto incolmabile, avrei voluto leggere per sempre di Elizabeth e Darcy. Neanche a dirlo, la mia autrice preferita è Jane Austen. È riuscita a scrivere storie immortali nel tempo e la sua capacità di scatenare emozioni nei lettori non ha fine.

Avendo la possibilità di uscire a cena con uno scrittore o una scrittrice del passato, chi sceglieresti e perché?
Anche se non è il mio autore preferito, per una cena sceglierei sicuramente Lord Byron! Non molti conoscono questo poeta inglese. In effetti, trovare le sue opere non é neanche molto semplice. Con i suoi scritti ha ispirato la creazione di personaggi maschili molto affascinanti, come Heathcliff di “Cime Tempestose”.

Quando è nata la tua passione per la scrittura? E da dove pensi sia scaturita?
So che sembrerà una risposta banale, ma non me lo ricordo. So solo che ho scritto, ho sempre scritto. A sei anni avevo un quaderno dove inventavo fiabe e favole, a dieci anni ho riempito blocchi su blocchi di piccoli romanzi fantasy, a dodici anni ho scritto una storia d’amore riempiendo le pagine di due quaderni, a quattordici ne ho scritto un altro che parlava di musica, a quindici ho finalmente messo le mani su un computer tutto mio e ho scritto il mio primo romanzo. Da allora, ne ho messi insieme uno dopo l’altro, alla ricerca del mio vero stile, della mia vera voce.

Se dovessi descrivere il tuo stile con 3 aggettivi, quali sarebbero?
Lo stile di scrittura, intendi? Delicato, suadente, ma con un pizzico di piccante. Riflettendoci, se dovessi descrivere il mio stile di abbigliamento userei le stesse parole.

Da quando scrivi in modo regolare e, permettimi il termine, serio?
Penso di aver iniziato a inseguire con costanza questo sogno dopo i quindici anni. Da allora, ho scritto tutti i giorni, fino ad oggi.

Quanti lavori hai portato a termine? Ti va di elencarli e raccontarci qualcosa di essi?
Ho pubblicato il mio primo libro appena sono diventata maggiorenne, e un secondo qualche anno dopo. Non chiedermi di elencarli, quei due romanzi non mi rappresentano più, ero così piccola e bloccata dalle insicurezze, quando li ho scritti. Con “Charming Devil” sono rinata. E poi ci sono quei romanzi che sono rimasti nel mio cassetto, tre in totale. Non penso che li pubblicherò mai.

Come hai fatto a pubblicare i tuoi lavori? Ti sei affidata ad una casa editrice o hai fatto da te?
Da sola. Sono una persona molto capricciosa. Mi piace tenere d’occhio personalmente i miei romanzi, poterli modificare o revisionare quando è necessario, scegliere copertine e quant’altro in tutta libertà. Ovviamente, se una casa editrice seria e da sogno mi proponesse di pubblicare uno dei miei romanzi, ci penserei. Ma cedere i diritti a un editore che poi non curerebbe i miei romanzi come si deve, non fa per me. E se posso aggiungere un piccolo messaggio per gli scrittori esordienti come me, vorrei consigliare a tutti di stare alla larga dagli editori che chiedono denaro in cambio della pubblicazione. 

Una piccola curiosità da lettore per concludere. La fatidica domanda: e-book o libro cartaceo? E perché?
I libri cartacei sono belli, è bella la sensazione di sfogliare le pagine, ma... Io sono per il progresso. Preferisco gli e-book. Posso leggerli ovunque e dove voglio, portare biblioteche intere dentro il mio cellulare e avere i miei libri preferiti sempre con me.

Io ringrazio di cuore I. M. Another per essersi prestata a questa intervista. E’ stato un piacere conoscerla e scoprire parte del suo mondo. 

Per chi volesse contattarla o avere maggiori informazioni, è possibile visitare la sua pagina Facebook.

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