Salve lettori!
Il tempo vola, le pagine scorrono sotto i nostri occhi e i libri vengono letti tutto d'un fiato. Sembra ieri quando mi sono messa davanti al computer per raccontarvi la prima fase del gruppo di lettura ed invece è già tempo di tirare le somme per la seconda fase.
Come l'altra volta non starò a spiegarvi in cosa consiste il gruppo di lettura, ma se ve lo siete perso fino ad oggi, potete recuperare tutte le informazioni in questo
post.
A marzo abbiamo letto La morte di Ivan Il'ič di Lev Tolstoj.
La morte di Ivan Il'ič (in russo Смерть Ивана Ильича, Smert' Ivana Il'iča), pubblicato per la prima volta nel 1886, è un racconto di Lev Nikolaevič Tolstoj. È una delle opere più celebrate di Tolstoj, influenzata dalla crisi spirituale dell'autore, che lo porterà a convertirsi al Cristianesimo. Tema centrale della storia è quello dell'uomo di fronte all'inevitabilità della morte.
La lettura è iniziata lunedì 21 marzo. Per una settimana circa, abbiamo condiviso sulla
bacheca dell'evento le nostre impressioni a caldo, per poi passare al confronto vero e proprio.
In quanto mediatrice della discussione ho posto ai partecipanti una serie di domande per capire com'era andato l'incontro con "zio" Lev. Le risposte sono state varie e tutte uniche. Impressioni e pensieri individuali si sono fusi per formare una grande idea collettiva.
In generale il romanzo è piaciuto ed ha riscosso più successo rispetto al racconto di Dostoevskij letto nella prima fase del gruppo di lettura. Chi si è avvicinato per la prima volta a zio Lev ne è rimasto positivamente affascinato.
Riportare le risposte di tutti quanti sarebbe impossibile perché il post diventerebbe davvero lungo, quindi, per ogni domanda che ho posto, riporterò soltanto una o due risposte, quelle più particolari o complete, ma senza nulla togliere a tutte le altre (che potrete comunque leggere sulla bacheca dell'evento su Facebook), come del resto ho fatto l'altra volta.
Un paio di impressioni "a caldo" prima di procedere con le domande.
Va che è una bellezza! Tematica difficile, ma si legge in un batter d'occhi. (Cristina S.)
Si legge velocemente, sprona alla riflessione, emoziona. Ma soprattutto credo possa essere uno di quei libri in grado di scuotere la gente dal proprio torpore, un invito a comprendere ciò che è davvero importante, prima che sia troppo tardi. (Erika, La Spaccialibri)
Quale edizione avete adottato? Vi siete trovati bene?
Le edizioni scelte vanno dalla classica Mondadori a Feltrinelli, Rizzoli, Barbes Editori (illustrato). Tante edizioni, tante traduzioni, più spunti di confronto.
Come vi è sembrato lo stile di Tolstoj?
Lo stile di Tolstoj mi ha colpita in maniera positiva. Ho letto con piacere le sue parole, scorrevoli, a tratti profonde a tratti narrative, una giusta alternanza che ha reso la lettura piacevole. (Martina, Un buon libro e una tazza di thè)
Quale frase vi è rimasta impressa e perché?
"Vivere, vivere come?" aveva chiesto la voce dell'anima. "Sì, vivere, come vivevo prima: bene, in modo piacevole". "Come vivevi prima, bene e in modo piacevole?" aveva chiesto la voce. E lui si era messo a cercare nella propria immaginazione i momenti migliori della sua vita piacevole. Ma, cosa strana, tutti questi momenti migliori della sua vita piacevole, adesso non gli sembravano affatto come gli erano sembrati allora. Tutti, tranne i primi ricordi dell'infanzia. Lì, nell'infanzia, c'era stato qualcosa di effettivamente piacevole, che si poteva rivivere, se fosse stato possibile tornare indietro. Ma quella persona che aveva sperimentato quei momenti piacevoli non c'era ormai più: era come il ricordo di qualcun altro.
Credo che sia invece fondamentale godere appieno di ogni momento, la vita è solo una e indietro non si torna. Certo, ci saranno atteggiamenti o gesti compiuti che avremmo voluto non fare e questo stralcio mi ha fatto capire, ancora di più, quanto invece sia prezioso ogni istante! (Cristina S.)
Nessuna frase in particolare, ma molti momenti di consapevolezza. (Erika, La Spaccialibri)
C'è qualcosa che proprio non avete capito? Un passaggio, una frase, un comportamento del protagonista?
Nessun punto oscuro nella lettura di questo racconto di Tolstoj, ma moltissimi spunti di riflessione personale.
Leggerete ancora Tolstoj in futuro?
Non so se rileggerò altro di questo autore perché non mi ha colpito particolarmente il suo modo di scrivere, il racconto in sé non l'ho trovato troppo eccezionale però del personaggio di Ivan posso dire che l'ho trovato molto materialista ed egoista e a tratti antipatico e solo alla fine mi è sembrato umano. La prima cosa che ho pensato è stata: quanto è antipatica ed egoista la moglie, il marito è morto da poco e lei subito pensa a come spillare soldi allo stato. (Serena P.)
Come Dostoevskij, credo proprio di si, anche se anche per me è rimasto più nel cuore questo testo che "Notti Bianche" ed è mooolto strano per me, un'eterna romantica. (Cristina S.)
Cito "La morte e il sesso. Sono i due inesauribili motivi d'angoscia di Tolstoj eresiarca: tutto il resto era chiaro, lampante addirittura, il mondo intero si poteva ricostruire sulle fondamenta che Tolstoj aveva cominciato a scoprire alla fine degli anni Settanta - nei Vangeli, nelle teologie fondamentaliste delle sette russe, nei teorici statunitensi della non-violenza e nella rivoluzione economica immaginata da Henry George, statunitense anche lui. Tutto quadrava...". Cosa ve ne pare? Quale impressione vi hanno dato il racconto e il protagonista?
Il tema del sesso non è per me così presente all'interno del libro. La morte invece si, ovviamente, è la grande protagonista del racconto e il grande motivo d'angoscia del protagonista. Devo essere sincera però, mi sono rivista molto in quell'uomo spaventato, ho capito le sue paure, perché anche io sarei spaventata dalla morte, anche se magari per motivi diversi. (Martina, Un buon libro e una tazza di thè)
La morte è la grande protagonista, compagna fedele negli ultimi giorni. Il pensiero di abbandonare la vita senza aver vissuto, o peggio avendo sbagliato scelte di vita. Uno sprone a non perdere tempo, a vivere e a godere di ciò che si ha nell'essenza delle cose, andando oltre la superficialità di oggetti e suppellettili che resteranno un giorno dopo di noi con tutta la loro inutilità. (Erika, La Spaccialibri)
Qual è stata la prima cosa che avete pensato leggendo il racconto?
Ero incuriosita dalla presentazione dei personaggi, cercavo di comprendere dove volesse andare a parare e poi all'improvviso è stato tutto lampante. Come una giornata nuvolosa che alla fine decide cosa farne della pioggia che porta con sé. Mi è caduta addosso sempre più forte la consapevolezza del protagonista e assieme tutta la sua paura e frustrazione per l'impossibilità di tornare indietro. L'accettazione spaventata della fine imminente. (Erika, La Spaccialibri)
Un giudizio globale sul racconto e su Tolstoj.
Un monito per ciascuno. Un incoraggiamento alla vita. Quella vera. (Erika, La Spaccialibri)
Un bellissimo libro, una storia profonda e carica di spunti di riflessione! (Martina, Un buon libro e una tazza di thè)
Nota della mediatrice (che sarei io, ma fa più pomposo scrivere così!, concedetemelo). Quando ho scelto questo racconto di Tolstoj non sapevo quale sarebbe stata la reazione dei partecipanti al gruppo di lettura. Ero cosciente del fatto che il tema centrale fosse la morte, ma non potevo essere altrettanto certa che questo tema e lo stile di Tolstoj avrebbero riscosso un buon successo. Sono rimasta piacevolmente colpita nel constatare che non solo Tolstoj e il suo racconto erano stati apprezzati, ma che erano stati apprezzati di più di Dostoevskij. Non avrei potuto sperare in un risultato migliore.
So che molte persone hanno letto con noi questo racconto, ma che, per motivi personali o timidezza, non hanno voluto/potuto condividere con noi le loro opinioni. Vorrei rassicurare queste persone e ricordare che la discussione rimane sempre aperta, anche quando una fase del gruppo di lettura è chiusa.
Detto questo, non mi resta che ringraziare tutti i partecipanti e tutte le ragazze che hanno condiviso le proprie opinioni con me e voi. Io vi do appuntamento al 2 maggio per la terza e ultima fase del gruppo di lettura.: leggeremo insieme Uova fatali di Bulgakov.