lunedì 16 maggio 2016

Confessions of a Book-Blogger. #2

PRESTI LIBRI?

Immagine trovata qui.
Ok, l'immagine qui a fianco dovrebbe farvi intuire la mia risposta all'istante, ma proverò comunque ad andare con ordine.

L'Homo Lector spesso è anche un accumulatore-collezionista-compulsivo di volumi (o almeno io lo sono, ma ammettetelo!, anche voi siete così) quindi prova un senso di rispetto e devozione nei confronti dei propri libri; questo lo spinge a conservarli gelosamente e accudirli come fossero figli. Di conseguenza, raramente presta i propri volumi, ma solo dopo promesse di devozione o firma di appositi moduli in carta bollata nei quali colui che riceve in prestito il libro dichiara di custodire a costo della vita il suddetto volume può fare un'eccezione e prestarli. 

Bene!, io sono così. Faccio parte della categoria Lettore-accumulatore-collezionista-compulsivo-(ci attacco anche) ossessivo. E in quanto tale i miei libri restano sempre (o quasi, purtroppo) entro le quattro mura domestiche, se non addirittura entro le quattro mura della mia stanza. 

Entro le mura domestiche presto volentieri i miei volumi: la mia mamma legge molto spesso i libri che acquisto per me e, ogni tanto, anche il mio papà. Esiste un'estensione delle mura domestiche che è la casa del mio ragazzo. Alcuni miei libri sostano sulla sua libreria, ma ugualmente ben tenuti e sorvegliati, quindi è come fossero a casa. Al caldo e al sicuro, poveri tesori.
Fuori dalle mura domestiche i miei libri escono raramente, molto raramente, sempre più raramente. Per due motivi in particolare:

1. In passato ho prestato libri anche importanti (della serie, un libro autografato) e non sono più tornati. In realtà la storia del libro autografato è lunga e complessa ed io ero una bimbetta e mi hanno fregata sotto il naso!, mannaggia a me. Comunque, a parte la storia del libro autografato che ancora rinfaccio alla colpevole che insiste a discolparsi, altri miei libri sono in giro, non so dove, poveri cuccioli!, e non sono ancora riuscita a farmeli restituire;
2. Non mi fido. Sono diffidente per natura. In generale. Quindi...

I rari casi in cui presto libri si contano sulle dita di una mano e prendo accuratamente nota di chi ha ricevuto in prestito cosa. I destinatari di questi trattamenti di favore sono, in ordine casuale: mia cugina, la migliore amica di mia madre, un paio di bandiste e la sorella del mio ragazzo. Punto. Gli altri via, aria. Non mi fregano più!
Anzi no, non è vero! Una volta mi ha fregata mia mamma, ma non voleva, cioè non pensava fosse un problema prendere uno dei miei libri e prestarlo a sua sorella. Invece era un Problema, e grosso pure. Fatto sta che una volta sono tornata a casa e dalla libreria mancava un libro di Paullina Simons (sì!, proprio un libro della mia prediletta Simons). Panico, ansia, sudorazione fredda. Il libro è tornato dopo sei mesi, tutto intero, ma con il mio nome scritto nella prima pagina (sia mai che uno si dimentica a chi appartiene il libro). Insomma, il mio adorato è tornato con una piccola cicatrice di guerra, ma almeno ora è al suo posto insieme agli altri.

Perciò no. I miei libri restano con me. Non li presto. Se ho deciso di tenerli con me è con me che devono restare. E voi, come vi comportate in questi casi? Lasciatemi un commento, un aneddoto, una storia. Alla prossima!

20 commenti:

  1. Io nonostante abbia avuto delle brutte esperienze non ce la faccio proprio, a dire di no, quando qualcuno mi chiede in prestito un libro. Insomma, alle mie amiche più strette li do in continuazione, ma c'è anche da dire che sono tutte molto rispettose e anche loro delle bibliofile, quindi non mi è mai successo che mi tornasse indietro qualcosa di danneggiato. Anzi, finché non mi rovini la copertina o mi fai le pieghe alle pagine io sto a posto. Confesso con un po' di vergogna che mi piace sottolineare ed evidenziare i libri che compro, e se una mia amica vuole sottolineare o evidenziare un passaggio che le è piaciuto sono solo contenta. Non saprei spiegare il perché.
    In compenso mi è capitato di prestare un paio di tascabili delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco a un'amica di mia madre e ritrovarmeli tutti spiegazzati. Presente le copertine dei tascabili, no, che quando si piegano fanno tutte quelle rughette bianche? ESATTO. Ma come si fa!?!?
    Insomma, diciamo che rischio grosso.
    (In compenso non prendo mai libri in prestito. O li compro e sono miei, o niente.)

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    1. Le persone "elette" che ricevono in prestito i miei libri sono proprio come dici tu: molto rispettose e bibliofile. Quindi nessun problema!
      Certo che se mi tonassero indietro i libri stropicciati o rovinati le depennerei subito dalla lista! :D

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  2. Il prestito è accettato solo ed esclusivamente a persone amanti dei libri, a stretto contatto con me, di cui mi fido e che sono consapevoli di ciò che potrei fare nel caso qualcosa andasse storto (pieghe, aperture troppo vigorose che segnano marcatamente il dorso, per non parlare delle scritte, dell'umidità o di danni simili che potrebbero costringere a rivalutare l'intera persona!).
    Insomma, presto a mia sorella e a mio padre, al mio ragazzo e ad una o due amiche al massimo.
    In compenso tutti sanno di quanto sia abile nel preservare lo stato dei libri e di libri in prestito me ne arrivano vari, a volte anche più del necessario (in un periodo già pieno di letture), ma sempre ben accetti! =D

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    1. Come ti capisco!...mi sa che ci assomigliamo molto io e te! ;)

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  3. Come dico sempre: i libri quando li presti si offendono, per questo non tornano a casa!!!

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    1. Mi sa che hai ragione...forse certi miei libri non tornano perché si sono offesi. Ci sarà modo di riconquistarli?! :D

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  4. Bene, probabilmente anch'io rientro in questo categoria!
    A mia 'discolpa' posso dire che un tempo, secoli e secoli fa, non mi facevo particolari problemi a prestare libri ad amici, persone fidate. Purtroppo, a mie spese, ho imparato che "fidarsi è bene, non fidarsi è meglio". Uno dei miei libri preferiti, un romanzo su cui ho pianto, ho riso e ho passato piacevolissime ore, è tornato a casa terribilmente rovinato con pieghe ovunque e, addirittura, strappi su alcune pagine. :(

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    1. Strappi?!? :O Orrore!...queste cose mi fanno proprio imbestialire. Meglio tenere i propri libri per sé! Assolutamente.

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  5. Ciao Antonella, sono una tua nuova lettrice e follower, ti ho scovato grazie all'iniziativa "liebster award 2016" e ne sono felice! Io i libri li preso solo a mia madre, non lo faccio più memore di una brutta esperienza: avevo prestato un bel malloppo di Andrea de Carlo che non mi è più stato restituito...li hanno tutti riprestati o sparpagliati per casa. Questa la giustifiazione. Per cui....non presto più niente!
    Paola

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    1. Ciao Paola!!! Benvenuta ;) ...io non ho ancora avuto tempo di sbirciare tutti i blog scoperti con il Liebster Award....mannaggia!, spero di poter recuperare nel weekend...
      Tornando al nostro tema....vedo che anche tu ti schieri dalla parte del NO. Mi sa che noi lettori la pensiamo allo stesso modo!!!

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  6. Io sono una di quelle lettrici che si ripromettono di non prestare mai più ad anima viva i propri preziosi volumi ma che alla fine si lascia entusiasmare dal piacere di consigliare un buon libro, finendo con il ricadere nelle vecchie abitudini! Ho libri che hanno preso il volo e non sono mai più tornati, altri che si sono fatti una vacanza lunga sei mesi, altri ancora che sono tornati a casa inzuppati come pulcini (una sfortunata caduta nella vasca da bagno piena d'acqua), altri infine con impronte di vita fatte di tisane, marmellate e tinte per capelli (di queste ultime tre devo ringraziare mia madre). Devo dire però che io stessa non sono esattamente un esemplare di lettrice che tratta i libri con i guanti di velluto: mi capita di sottolineare i passaggi che mi piacciono, apro per bene i libri e spesso ci infilo dentro un sacco di cose. E' uno dei motivi per cui mi piacciono i libri usati. Hanno una storia da raccontare. E poi, onta delle onte, anche io ho un paio di vecchi volumi che non ho mai restituito. Lo so, shame on me! :P A mia discolpa posso dire che i libri "rubati" risalgono ai tempi delle medie (quindi alla poppanza) e ora, che sono una fanciulla grande, con i miei libri mi permetto una certa elasticità, ma quelli degli altri li tratto come gioiellini! Figurati che rattoppo anche quelli tutti rovinati che prendo in biblioteca! Quindi che dici, sono scagionata?
    P.s. complimenti per il post! Mi sono fatta delle grasse risate! :D E mi hai anche ispirata un sacco! Mi è venuta voglia di scrivere a mia volta un post sull'argomento!

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    1. Come ti capisco!.. anche a me piace consigliare i libri, ma non li presto!
      E comunque anch'io adoro i libri usati perché mi raccontano una storia....una volta ho trovato una dedica bellissima!....
      Sarei curiosa di leggere un tuo post sull'argomento! ;) e sono felice ti sia piaciuto il mio! :*

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    2. Eh, mi tenti...sai che mi sa che lo faccio? Ovviamente ti cito come fonte di ispirazione! ;)
      P.s. scusa per il precedente commento lungo un anno! Maledetta logorrea... :P

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    3. Fai pure! Ne sarei felice ed incuriosita! ;) E non ti preoccupare per il commento lungo, mi ha fatto piacere!

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  7. Ti capisco perfettamente! Anche io non presto mai i miei libri, nemmeno agli amici più fidati >.<
    Ho appena scoperto il tuo blog grazie ai Liebster Award e mi piace tanto! Soprattutto per lo spazio che dedichi alla letteratura russa. Sono una studentessa di Lettere e questo semestre ho seguito due corsi sulle opere della terra dei cosacchi ... Me ne sono innamorata! Ti seguirò con molto piacere! :)

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    1. Ciao Adele! Benvenuta!... :)
      Eh eh...l'amore per i russi quando arriva è duraturo!...Te lo dice una che è davvero appassionata...Posso chiederti quali corsi hai seguito sulle opere russe?! (non che io possa copiarti perché studio ingegneria, ma per curiosità!)

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    2. Allora ho seguito Letteratura Russa, che era un corso molto libero dal punto di vista delle opere. Abbiamo affrontato la figura femminile dal '600 alla prima metà del '900 e abbiamo visto da Anna Karenina al Dottor Zivago e molti altri! Poi ho seguito Lett. Russa Contemporanea e ci siamo concentrati sui gulag, leggendo Tutto scorre di V. Grossman e I racconti della Kolyma di Salamov! :D

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    3. Wow che bello *_____* "Anna Karenina" è uno dei miei libri preferiti..."I racconti della Kolyma" invece non mi era piaciuto...

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    4. Come raccolta è davvero pesante! Lo sto leggendo adesso per l'esame >.<

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    5. E' proprio una cosa lontana anni luce da quello che mi piace trovare nei romanzi russi...si vede che è di un'altra epoca e frutto di esperienze completamente diverse...
      Una grandissima testimonianza comunque.

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