Titolo: Il coltello.
Autore: Noemi Gastaldi.
Genere: racconto.
Pagine: 23 (in .epub).
Trama: Due facce separate da un coltello, una sola essenza: la lama. E quella lama, quel filo intangibile, non è cosa da aversi. Non si può far altro che tentare di recepirlo nei dolorosi tagli che sa infliggere.
Il racconto si legge velocemente e tutto d'un fiato. Lo stile è fluido e molto piacevole, curato e non banale.
Chi segue già Noemi Gastaldi avrà familiarità con il protagonista, in quanto il racconto è uno spin-off della sua saga.
Io ho trovato la similitudine della lama molto interessante e suggestiva e, proprio per questo, aggiunto al fatto che più di tanto di un racconto non si può dire, ho pensato di porgere alcune domande all'autrice per scoprire qualcosa di più.
Ciao! Benvenuta sul blog. Partiamo subito con le domande. Perché hai scelto di cimentarti nel racconto? Lo trovi una forma a te più congeniale e diretta per esprimerti?
Ciao, in realtà no, tutto il contrario. Ho lavorato per qualche anno a una trilogia fantasy, lunga e dalla trama piuttosto complessa, e spesso mi sono sorpresa a chiedermi: sarò in grado di fare qualcosa di completamente diverso? Così, finita la trilogia, mi sono dedicata alla stesura di tre racconti brevi: Casamatta, Male Dire, e Il coltello, che è il più recente. Per me è stato un modo per mettermi alla prova e sperimentare qualcosa di diverso, senza però abbandonare del tutto il mio progetto: i tre racconti sono infatti tre "spin-off" della trilogia, slegati dalla trama portante, ma che trattano le vicende di personaggi che avevo già creato.
La copertina del racconto è bellissima. Opera tua o di un artista?
Non è mia. Ho preso l'immagine da Fotolia, sito internet che offre molte immagini da usarsi per fini commerciali e non, e poi l'ho impaginata. L'ho scelta perché il ragazzo dall'aria scontrosa raffigurato mi ha fatto pensare al protagonista del racconto.
Il racconto gira attorno alla similitudine della lama che divide il prima e il dopo, il bello e il brutto, il giusto e lo sbagliato. Da dove è nata l'idea?
L'idea è nata osservando una persona che, a seguito di un trauma, ha manifestato un disturbo bipolare. Ed era come divisa in due, vista dall'esterno, poteva sembrare una persona molto strana e scostante. Ma un po' più da vicino si poteva capire che la sua vera personalità era quella rimasta dentro, quella che, nel periodo peggiore, non c'era modo di afferrare. Il filo della lama, appunto. Ho voluto dare a Bruno le caratteristiche che ho avuto modo di osservare, cercando di immaginare come potesse essere trovarsi ad interagire con lui arrivando da fuori dal suo mondo e trovandosi quindi a conoscerlo poco a poco. Il fatto che questo incontro generi tanto turbamento nella voce narrante ha poi scaturito da sé il resto, la netta separazione tra le due personalità di Bruno crea automaticamente un concetto di prima e dopo che si fa estremo (prima e dopo il fatto che lo ha cambiato, prima e dopo l'aver fatto la sua conoscenza, ecc...), il giusto e lo sbagliato... le mezze misure non sono più concesse perché concentrate sul filo della lama.
Il racconto è uno spin-off della tua saga. Vuoi raccontarcela brevemente?
Ma certo! La mia saga, Oltre i confini, parla di un mondo che va oltre ciò che è materiale e comprensibile a tutti; il mondo oltre i confini, appunto.
Ho rappresentato questo mondo come uno spazio onirico, dove molti si recano tramite il sogno, e vivono dunque ogni esperienza come fantasia, mentre altri lo raggiungono con la consapevolezza che tutto ciò che vivranno sarà reale. Ho battezzato questi altri "Viator", viaggiatori, e Bruno è uno di loro, solo che si è perso. E, tornando alla metafora del coltello, la sua "vera essenza", la lama. si trova oltre i confini, e sarà la protagonista della mia saga a riportarla indietro.
Progetti futuri?
Sto lavorando a una versione integrale e definitiva della trilogia: sono un'autrice self, e questo, fra le altre cose, significa che ho la possibilità di rivedere ciò che pubblico con una certa facilità. Ho deciso di mettermi a rileggere i tre volumi e sottoporli ad alcuni beta reader per poi pubblicare il volume unico e... quando avrò finito deciderò su cosa mettere le mani, ho un vecchio diario pieno di appunti, idee e mezze idee... Ma prima voglio finire ciò che ho iniziato nel migliore dei modi.
Due ultime domandine. Qual è il tuo libro preferito?
Difficile! Il libro che mi ha portata a questo progettone (anche se come tema c'entra poco e niente) è stato Il signore degli Anelli, per cui ho avuto una folgorazione da ragazzina.
Un'altra saga fantasy che sto seguendo con moltissimo interesse è Nuova Galatia, di Mara Fontana... che è una collega self e mi ha anche fatto da editor per la trilogia, ma che secondo me non ha proprio nulla da invidiare agli autori famosi.
Però un libro preferito in assoluto non ce l'ho!
Diciamo così: il libro che mi è piaciuto di più tra quelli che ho letto (relativamente) di recente è stato un romanzo che non conoscevo di Virginia Wolf, Notte e Giorno.
Quali sono i tuoi scrittori preferiti? Quelli che prendi ad esempio quando scrivi?
Amo molto Stefano Benni, da un po' di anni i suoi libri li leggo tutti. Mi sono piaciuti molti libri di Banana Yoshimoto. Diamine, faccio una fatica tremenda a rispondere a queste domande, credo di essere una lettrice onnivora, forse anche poco critica, perché fatico a eleggere dei libri preferiti e degli scrittori preferiti.
Più sul classico, ho sempre amato molto i romanzi di Calvino. Per colpa delle edizioni economiche della Newton sto rileggendo molte cose di Fedor Dostoevskij che avevo già amato anni fa.
Se però penso a qualcosa a cui vorrei i miei libri somigliassero un po'... mi vengono in mente Alice nel paese delle meraviglie e Dietro lo specchio. Perché ci sono il mondo onirico che stupisce e rapisce, come vorrei accadesse con il mio mondo oltre i confini, e il paradosso della realtà nel sogno.
Chi è Noemi Gastaldi? Noemi Gastaldi è nata e cresciuta in provincia di Torino, città in cui attualmente risiede. Ama scrivere fin da quando era piccola, ma la sua prima pubblicazione risale al 2009, quando collabora al romanzo erotico-sentimentale 22 fiori gialli, attualmente edito da Eroscultura. Nel 2011, affascinata dal mondo sommerso dell’arte indipendente, riprende in mano una vecchia bozza ideata anni prima e mette le basi per la saga Oltre i confini. Il primo volume della stessa, Il tocco degli Spiriti Antichi, viene autopubblicato nel novembre 2012. Il secondo volume, Il battito della Bestia, viene autopubblicato nel gennaio 2014. Il volume conclusivo, Il canto delle Forze Ancestrali, è disponibile dal marzo 2015.
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