domenica 16 novembre 2014

Carmilla, Joseph Sheridan Le Fanu

Titolo: Carmilla.
Autore: Joseph Sheridan Le Fanu.
Casa Editrice: Newton Compton Editori.
Pagine: 60.

Trama: Laura, una ricca fanciulla di origini inglesi, vive col padre in un isolato castello della Stiria austriaca. Da molto tempo aspetta l’estate che dovrebbe trascorrere con la nipote del generale Spieldorf, ma la giovane, sua coetanea, muore.
In una notte di luna piena, mentre Laura è in giardino con le governanti e il padre, una carrozza esce di strada proprio davanti al suo castello. Le viandanti sono un’elegante signora e sua figlia che per il colpo è svenuta. Dopo i primi soccorsi la signora racconta di avere delle faccende urgenti da sbrigare, così il padre di Laura si offre di ospitarne la figlia sino a quando non tornerà. La signora accetta la cortesia e confida al gentile signore che sua figlia è cagionevole di salute e soggetta a crisi di nervi. Così la misteriosa donna riparte in tutta furia, lasciando lì la giovane. La fanciulla in questione, di nome Carmilla, dall’incarnato splendente e con lunghissimi capelli scuri dai riflessi dorati, è molto bella e ha più o meno l’età di Laura, che rimane estasiata dalla visita, vista la prematura morte della cara nipote del generale. Carmilla e Laura stringono subito un forte legame; Laura adora la nuova compagna che le dimostra molto affetto e tenerezze forse inusitate, ma nonostante ciò non può non notare alcune strane abitudini dell’amica: si desta molto tardi, odia i canti religiosi e assomiglia in modo incredibile ad un dipinto di Mircalla, contessa di Karnstein, che duecento anni prima fu la signora di quella terra. [...]


Breve racconto del 1872 di Le Fanu. Carmilla è il vampiro femminile più conosciuto della letteratura. Ricca di fascino e sensualità, ha anticipato la figura di Dracula di Bram Stoker. 
Scrittura fluida e coinvolgente.  Stile e ambientazione catturano anche chi non è propriamente un amante del gotico e dell'horror. 
Alcuni critici ritengono che Carmilla, oltre ad essere il primo caso di vampiro femminile, sia anche un esempio di donna lesbica. Per le attenzione e le parole a volte morbose che rivolge a Laura, devo ammettere di averlo pensato anch'io inizialmente, ma proseguendo nella lettura questa impressione si attenua lasciando spazio al solo interesse di un vampiro nei confronti della sua vittima.
Unica pecca di questo capolavoro è la sua brevità. Troppo corto. È talmente ben scritto che se avesse avuto altre 50 pagine ne sarei stata felicissima! 

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