lunedì 14 dicembre 2015

Elanor, Anna Beccani.

Titolo: Elanor.
Autore: Anna Beccani.
Casa Editrice: Europa Edizioni.
Pagine: 616.

Trama: Una profezia oscura incombe sulla Terra Eterea. I Popoli Antichi sono destinati a soccombere. C’è una sola possibilità di salvezza: raggiungere le terre al di là del mare e fondare una nuova stirpe che, se pur mortale, possa adattarsi ai cambiamenti che si susseguiranno. Due gemelli saranno incaricati di dar vita alla nuova razza e proteggerla dalle forze avverse della natura, ma ciò non sarà comunque sufficiente. Uno spirito oscuro di nome Zargot sorge tra coloro che hanno abbandonato i vecchi insegnamenti e tenta di assumere il controllo di quella terra giovane e selvaggia. Il destino dell’umanità è quindi riposto nella profezia che designa una Prescelta nella giovane Elanor. Cruenti battaglie, mali oscuri sentimenti forti e contrastanti affliggeranno a lungo i protagonisti di questa storia e quando l’amore entra in gioco, aumenta il conflitto tra i desideri e il senso di responsabilità verso la missione. Tuttavia i sentimenti che Elanor è destinata ad evocare porteranno rinnovata speranza, andranno oltre la profezia, oltre il destino, oltre i confini conosciuti e s’inoltreranno in un mondo arcaico e sdegnoso per far comprendere all'entità che domina la madre Terra l’importanza della vita.


Leggendo la trama, voi tutti che mi seguite con costanza (e pazienza!) avrete pensato: "Cosa cavolo si è messa a leggere stavolta?". Sì, avete ragione. Elanor di Anna Beccani non rientra nei generi a me familiari. Non leggo fantasy di solito, ma questa volta mi sono lasciata convincere dall'autrice a dare una possibilità a questo genere. 
Ho fatto un po' fatica, devo essere sincera. La quantità di personaggi e luoghi avrebbe richiesto di buttare su carta nomi e posti per collegarli tra loro e non dimenticare nulla. Non l'ho fatto. Ho cercato di concentrarmi sulla storia, molto articolata e sviluppata bene, senza prendere appunti. 

La narrativa di Anna Beccani è piacevole, scorre bene e non stanca. Lo stile è fresco e adatto alla storia raccontata. Se il lavoro dell'autrice è molto buono, purtroppo non posso dire altrettanto dell'editor. Ci sono parecchi errori (grammaticali e di battitura), specialmente nella prima parte, e questo è un peccato perché non valorizza al massimo il bel lavoro dell'autrice

La storia è talmente articolata e costruita su più livelli (dettaglio molto importante in un fantasy!) che non cercherò di raccontarvela perché finirei per fare pasticci. Vi basti sapere che ha coinvolto anche me che di fantasy non ci capisco poi molto!
L'unico punto su cui mi sento di poter fare un appunto da profana-del-genere è il tempo. Il tempo nel romanzo non è scandito secondo l'ordine "normale" delle cose, ma scorre veloce e, allo stesso tempo, lentamente. Ci ho messo un pochino ad entrare nelle tempistiche del romanzo. Gli anni passano come secondi e le azioni durano nanosecondi. Il ritmo del tempo è frenetico, mentre le azioni sembrano svolgersi secondo le regole del "nostro" tempo. Ecco, per una che non legge fantasy, vedersi crollare anche l'unica certezza che resta, ovvero il tempo, è spiazzante e, siccome non era spiegato immediatamente il nuovo tempo, mi sono sentita un po' a disagio. Poi, con lo scorrere dei capitoli e delle avvincenti vicende, questo disagio scompare per lasciare spazio ad avventura, cambiamento ed amore.

Io non sono la persona più indicata per consigliarvi o meno questo libro. Non ho termini di paragone. Credo che se siete appassionati del genere non dovete fare altro che provare a leggerlo, dare una possibilità ad Anna Beccani e decidere da voi. Io credo che lo stile dell'autrice non vi lascerà delusi (io ne sono rimasta piacevolmente colpita) e che la storia vi conquisterà.
Aspetto con ansia di ricevere qualche commento da chi ha più capacità di me di giudicare un fantasy e ha letto questo bel libro. Alla prossima!

3 commenti:

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  2. Ciao Antonella,
    scusa se ti ringrazio solo ora per la recensione, che hai pubblicato lunedì scorso sul tuo sito e per l'interessamento che, con le tue parole, hai dimostrato di avere per il mio romanzo, ma il tempo da dedicare alla mia passione questa settimana è stato veramente poco, quindi spero mi perdonerai il ritardo.
    Capisco che, per chi non è amante del fantasy, leggere Elanor e trovarlo "avvincente" non sia cosa da poco, quindi è, per me, un traguardo, che mai mi sarei aspettata e per questo ti ringrazio ancora.
    Permettere alla storia di scorrere senza porsi "ma" e "perché" e lasciare a quel mondo fantastico la possibilità di aprirsi lentamente alla conoscenza in modo da diventare, con lo scorrere degli avvenimenti, quasi reale, non è una prerogativa di tutti, ma tu ci sei riuscita!
    L'unico punto dolente è "il tempo"?
    Non credo lo sia, perché è proprio "il tempo" uno degli elementi importanti del libro, che ho voluto trattare facendolo scaturire tra le righe e tu l'hai percepito.
    La storia incomincia narrando una Profezia, che predice la fine di un mondo e l'estinzione dei popoli immortali; l'unica modo per sopravvivere allo scorrere del tempo è la creazione di una nuova razza che, se pur mortale, possa adattarsi ai cambiamenti che si susseguiranno nelle ere: gli uomini.
    Questo non ti dice niente?
    Il tempo è una delle tante caratteristiche, che distinguono le due stirpi.
    Per gli immortali non è un elemento rilevante, per loro è infinito. Essi vivono nella ponderatezza, unendosi e rispettando le forze della natura di cui si nutrono e che plasmano alle proprie esigenze. Questi popoli hanno raggiunto la perfezione, ma non sarà questa che li salverà. La terra non può essere dominata, esige cambiamenti ai quali queste razze non possono assoggettarsi senza perdere i propri poteri e la propria vita.
    Nella prima parte del libro viene narrata questa storia, che si svolge in un lasso di tempo molto lungo, durante il quale vengono narrate solo alcune vicende, che ho cercato di legare tra loro come tasselli di un puzzle, perché fondamentali per capire quella realtà, le decisioni e la tipicità dei suoi personaggi e la storia stessa.
    Quando "Elanor" viene alla luce, tutto cambia. Il tempo incomincia ad essere elemento importante al fine della riuscita della missione, le vicende si susseguono a un ritmo incalzante e il mondo umano incomincia a sostituirsi a quello immortale.
    I difetti della razza umana vengono messi in evidenza e così anche i pregi degli immortali, ma al termine della storia i difetti saranno veramente difetti? E i pregi veramente pregi?
    Questo starà al lettore scoprirlo.
    Potrei continuare a parlare a lungo di questo libro, ma credo che abbia già esagerato!
    Permettimi solo di scusarmi con te e con tutti i lettori, se, nelle oltre 600 pagine, ci sono rimasti alcuni refusi; girerò il tuo appunto alla casa editrice; magari ti risponderà e sarà, per essa, motivo di sprone per porre maggiore attenzione al suo lavoro di editing.
    Di nuovo grazie per il tuo tempo e per lo spazio che mi hai dedicato sul tuo blog e sulla pagine facebook.
    Un saluto.
    Anna Beccani

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  3. Salve Antonella,
    ho letto "ELANOR" qualche tempo fa, ed anch'io mi sono accostata ad un genere, il Fantasy, del quale non ero un'esperta.
    Il romanzo è stato una scoperta continua, i personaggi, tanti, sono tutti descritti con dovizia di particolari e con una tecnica letteraria tale da renderne immediatamente riconoscibile la connotazione, d'altronde parliamo di Epica, seppure nella declinazione fantasy, pertanto, non ho mai avuto difficoltà con la trama, anzi, mi sono lasciata cullare dalla scrittura, sempre fluente dell'autrice, che riesce a catapultare il lettore in una dimensione parallela.
    La grandezza della storia, secondo me, risiede nel fatto che seppur ambientata in una realtà tanto diversa dalla nostra, riesce a toccare le corde più profonde dei nostri sentimenti, infatti i valori narrati sono universali, nel tempo e nello spazio.
    A questo proposito, devo dire che ho adorato il fatto che il romanzo fosse scevro da limiti di ordine temporale, questo ha permesso alla storia di avere un più ampio respiro, e devo fare i complimenti all'autrice che ha reso un'opera tanto complessa nella struttura, così scorrevole e gradevole da leggere anche per chi, come me, è una neofita del genere.
    Devo dire che il romanzo mi ha affascinata a tal punto da spingermi alla ricerca del nuovo libro di Anna Beccani, "Sogno di una vita".
    Quale stupore nello scoprire che si tratta di un thriller fantascientifico, un genere completamente diverso da quello di "ELANOR" e l'autrice ancora una volta è stata convincente, il libro è bellissimo, appassionante, scritto benissimo, ma questa è un'altra storia, te la racconto quando recensirai "Sogno di una vita".
    Intanto grazie dell'attenzione e a presto!

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