Salve lettori!
Eccomi di nuovo qui a scrivere un post su un'altra settimana trascorsa a Plymouth. A differenza della scorsa settimana, stavolta ho qualcosa di più da raccontarvi.
Finalmente ho terminato il corso intensivo di lingua. Dopo tre settimane ho rispolverato grammatica e vocaboli ed ho imparato un'espressione che mi piace un sacco: "It's not my cup of tea.", espressione bellissima per dire che una certa cosa non fa per te, non è nel tuo stile.
Ieri sono stata con la scuola in Cornovaglia. Abbiamo visitato Looe e Polperro, due paesini di pescatori davvero incantenvoli. Il tempo poi era spettacolare e non sembrava nemmeno di essere in Inghilterra (guardate la foto). Oggi invece sono stata a Mount Edgecumbe (che di monte ha ben poco, è più una collinetta), anch'esso in Cornovaglia, ma ad un tiro di schioppo da Plymouth (10 minuti di traghetto). Sia ieri che oggi i paesaggi e le case erano in stile austeniano e brontiano (si può dire!?). Mi aspettavo di veder passeggiare Mr.Darcy nel parco di Edgecumbe House o di scorgere dietro agli scogli un Heathcliff pensieroso e tenebroso. Sono davvero posti magici questi dell'Inghilterra del Sud e so che molti di voi vorrebbero visitarli. Io ve li straconsiglio.
Domani finalmente inizierò il mio tirocinio presso l'Oasis Project. Sono molto contenta, ma anche un tantino in ansia. Non so bene cosa aspettarmi e l'idea di presentarmi lì domani mattina senza conoscerli e senza che loro conoscano me mi fa strano. Sono convinta sarà una gran bella esperienza e non mancherò di aggiornarvi.
Passando alle cose serie. Non ho ancora finito "Virginia Woolf in Manhattan" di Maggie Gee, ma conto di finirlo stasera. L'idea era quella di finirlo in settimana, ma poi non ho avuto così tanto tempo. Sul comodino però ci sono ben quattro libri in attesa (ma non li ho comprati tutti io!, tre me li ha regalati la mia host-mum). Ebbene si!, riesco ad accumulare libri anche così lontana da casa...
La mia host-mum, dopo aver notato che adoro leggere, mi ha preso al mercatino dell'usato due libri di Jodie Picoult (mai letta, sapete dirmi qualcosa?) e un libro di un'autrice inglese molto popolare, ma della quale al momento non ricordo il nome.
Aspetto i vostri commenti e spero tanto che il post esca leggibile e decente perché continuo ad avere problemi con Blogger e continuo ad affidarmi alla app (che è poco affidabile). Vi do appuntamento tra qualche giorno con la mia prima recensione dall'Inghilterra (spero) e alla prossima domenica con il resoconto numero quattro.
Amo AMO AMO questi diari di viaggio. Una ragazza che conosco ne ha tenuto uno simile durante un viaggio a Malta durato sei mesi. Sarà un ricordo che porterai per sempre con te!
RispondiEliminaAh e in più di Jodie Picoult è letto "Diaciannove minuti". BELLISSIMO
RispondiEliminaIn realtà sto tenendo anche un diario giornaliero cartaceo...per avere un ricordo completo di questa esperienza... ^^
EliminaAh si? Hai letto la Picoult? Molto bene! Ne avevi fatto una recensione che non ricordo?
Ho controllato sul blog ma non c'è. Probabilmente l'ho letto prima di aprirlo... Però ti garantisco che è molto bello, e se tutti i suoi libri sono scritti così bene, vorrei leggere anche qualche altro suo libro!
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