Buongiorno lettori!
Benvenuti alla tappa n°12 del BlogTour "Writer in Love. A San Valentino vinci le emozioni.", organizzato in occasione di San Valentino. A questo blog è stato assegnato Immortale di Steven Savile, curato nell'edizione italiana da Eugenia Franzoni. Cerchiamo di scoprirne qualcosa di più insieme! Ma prima...
Benvenuti alla tappa n°12 del BlogTour "Writer in Love. A San Valentino vinci le emozioni.", organizzato in occasione di San Valentino. A questo blog è stato assegnato Immortale di Steven Savile, curato nell'edizione italiana da Eugenia Franzoni. Cerchiamo di scoprirne qualcosa di più insieme! Ma prima...
Come partecipare?
Dal 9 febbraio al 2 marzo 2015, seguite questi semplici passi:
Dal 9 febbraio al 2 marzo 2015, seguite questi semplici passi:
- Seguite il BlogTour e commentate la tappa sul blog. Troverete qui tutte le tappe;
- Mettete "mi piace" su questa pagina e sulle pagine delle autrici;
- Lasciare un commento sotto il link alla tappa sulla pagina di cui sopra per ogni tappa.
Alla fine verranno estratti 3 partecipanti, tra tutti quelli che avranno completato tutti i passi sopra indicati, che vinceranno i premi in palio.
Il libro.
Fonte: Goodreads. |
Un uomo si sveglia in una camera sudicia senza memoria di chi sia o di come sia arrivato lì. Vedendo una vecchia Bibbia di Gideon sul comodino, si trova un nome: Temple. Immortale è la storia della ricerca di Temple della sua identità e del suo scopo in un mondo decadente e morente. Non è un cavaliere romantico, non è Sir Gawain, non ha spada né armatura, e in questo mondo spezzato non c'è nessuno di cui si possa fidare. Voltate le spalle a tutto e tutti, comincia la ricerca del proprio Santo Graal e, tentato da demoni e dei ad ogni passo, deve confrontarsi con la terribile verità di chi sia e come sia arrivato a svegliarsi in quella dannata stanza d'hotel.
L'autore: Steven Savile.
Fonte: The Guardian. |
Classe 1969, nato a Newcastle, Inghilterra, Steven Savile è uno scrittore fantasy, horror e thriller, ed editore.
Ha scritto molti romanzi e parecchi racconti brevi, pubblicati su periodici e antologie. Si è anche cimentato nella scrittura di libri per bambini e ragazzi.
Il suo romanzo più conosciuto, Silver, ha raggiunto il secondo posto nella classifica dei bestseller di Amazon ed è stato inserito dal The Bookseller nella top30 dei titoli digitali più venduti del 2011.
Ha scritto e curato alcuni episodi di Doctor Who per la Big Finish Production. E' stato candidato al British Fantasy Award nel 2000 e nel 2010. Ha vinto nella categoria Best Young Adult Original Novel degli Scribe Award del 2009 con il romanzo Primeval: Shadow of the Jaguar.
I suoi romanzi sono pubblicati in molte lingue e hanno riscosso un buon successo tra il pubblico di tutto il mondo.
Grazie all'aiuto della curatrice dell'edizione italiana, Eugenia Franzoni (che conosceremo insieme tra un attimo), ho avuto la possibilità di rivolgere alcune domande all'autore. Leggete cosa mi ha risposto!
Il protagonista del romanzo, Temple, si muove in un mondo decadente e morente, in cerca della sua identità e della sua storia. Quando ha iniziato a scrivere la storia di Temple, l'ha pensato più come un eroe o un antieroe nel suo mondo?
In realtà, quando ho cominciato non avevo assolutamente idea di chi o cosa fosse Temple. La Apex Digest, un giornale statunitense, mi aveva commissionato la stesura di un serial che sarebbe stato pubblicato in quattro uscite del giornale, durante tutto un anno. Per come sono fatto, avevo un centinaio di idee e non riuscivo a decidere quale usare, e continuavo a procrastinare e scrivere pezzi su Warhammer (in realtà credo che in quel periodo stessi scrivendo L'eredità, che è stato pubblicato da Mondadori nel 2010). Mi sono ritrovato nella strana posizione di dovermi dedicare a quella che sarebbe stata una storia lunga un anno (in realtà solo circa 20000 parole) senza sapere cosa sarebbe successo, e con circa cinque giorni per consegnare la prima parte. In giro molti consigliano di non iniziare la storia con un personaggio che si sveglia in una stanza bianca, etc, e questo mi ha fatto chiedere se sarei riuscito a creare una storia in cui il fulcro fosse la ricerca dell'identità, sapendo che nel momento in cui scopri chi sei, quasi di sicuro sei cambiato e non sei più riconoscibile. Detto questo, nella prima versione uscita come racconto breve, Temple era il personaggio più detestabile che avessi mai scritto. Non aveva caratteristiche di redenzione. Solo alla terza o quarta bozza della storia si è trasformato in Immortale, aggiungendo un po' di decenza e umanità, molto grazie all'introduzione dei suoi compagni. E' di certo un eroe travagliato. Penso che in fondo in fondo sia un uomo buono, che è stato pesantemente danneggiato dal mondo che lo circonda, e nella seconda parte della storia penso che sia molto migliore di quanto fosse all'inizio. Detto questo, mi dicono che molti dei miei personaggi sono detestabili.
L'autore di bestseller del New York Times, T.M. Wright, ha scritto: "Una storia sulla Morte scritta da un uomo che, chiaramente, ha conosciuto dei demoni". Ha ragione Wright a scrivere questo oppure è solo bravura nello scrivere e non ci sono mai stati realmente dei demoni?
E' una citazione incredibilmente generosa da parte di Terry. Lui è uno dei miei eroi, il suo romanzo A Manhattan Ghost Story è stato uno dei primi libri che mi hanno fatto desiderare di essere uno scrittore. Far sì che dicesse una cosa così gentile è stato un momento di grande orgoglio da parte mia. Non ci sono però demoni sulla mia strada. Immortale è una storia che è incredibilmente vicina al mio cuore, ma una che ho sempre temuto di pubblicare perché è così cupa, e non c'è nessun epilogo positivo con la soluzione del mistero. Nella mia vita sono accadute cose, negli ultimi sei mesi, con mio padre a cui è stato diagnosticato un linfoma aggressivo, e poi la chemioterapia che è fallita e la diagnosi terminale che gli è stata diagnosticata solo qualche settimana fa, che credo mi cambieranno per sempre come scrittore. L'altro giorno ho detto a qualcuno che non scriverò mai più sulla morte, e non cercherò più di esaminarla, perché la mia relazione con lei è completamente cambiata. Questo vuol dire che Immortale è un libro che non potrei mai scrivere di nuovo. Quello che volevo veramente fare era scrivere un libro che entrasse sotto la pelle dei lettori, che facesse loro porsi delle domande, farli dubitare e sentire a disagio, ma soprattutto, quando avessero voltato l'ultima pagina, farli sentire come se avessero fatto un'esperienza. Tempo fa ripetevo spesso che non scrivo storie, ma pezzi di me. Questo non è stato mai così vero come con Immortale.
Al momento, in quali Paesi è stato pubblicato Immortale? E in quali verrà pubblicato?
E' pubblicato in Inghilterra e negli Stati Uniti, dove ha fatto piuttosto bene. E' la prima volta che non sono passato per i normali editori, ma ho pubblicato l'ebook e il cartaceo con la mia casa editrice, gestendo tutto, dalla copertina all'impaginazione, alla distribuzione e alla ricerca dei traduttori. Ho già guadagnato la stessa somma che avrei fatto con un normale contratto di pubblicazione, quindi questo è un cambiamento del mondo piuttosto interessante. Per quanto riguarda le altre lingue, la traduzione in turco è in lavorazione, e quella spagnola dovrebbe uscire tra qualche settimana. Spero di trovare una casa in Germania in un futuro non troppo remoto.
In Italia, il romanzo è uscito nel 2014. Ha ricevuto una buona risposta dal pubblico?
In realtà è praticamente appena uscito, quindi non ho idea di come venga recepito. In questo momento mi sento piuttosto nervoso, ma posso dirti che ho ricevuto diverse email da lettrici che mi dicono che ho loro spezzato il cuore, che hanno pianto leggendo le ultime 20-30 pagine, e un paio di lettori l'hanno messo sull'elenco delle migliori letture del 2014, che è stato un grande onore per me.Le recensioni sono state molto buone, e questo mi ha stupito, perché come vi ho detto ero molto restio a pubblicarlo, dato che è così diverso da qualsiasi altra cosa che abbia scritto, e così tetro e triste, e fondamentalmente tragico. C'è una ragione per cui la descrizione parla di un incrocio tra The Walking Dead e The Road, e non è un'unione felice!
Cosa Le andrebbe di dire ancora a chi sta leggendo quest'intervista?
Vorrei ringraziare ogni singolo lettore per aver voluto provare a leggere Immortale. Non posso esprimere quanto significhi per me, o quanto sia incredibile sapere che qualcuno in una diversa parte del pianeta sta leggendo qualcosa che ho scritto in una lingua che non sono in grado di leggere, ed è in qualche modo commosso dalle mie parole. E' un'esperienza che rende più umili. Ma è anche il motivo per cui a 16 anni mi sono voltato verso mio padre in giardino e gli ho detto "Ho deciso cosa voglio fare da grande... voglio fare lo scrittore." Sono i lettori che lo rendono possibile.
La curatrice dell'edizione italiana: Eugenia Franzoni.
Fonte: web. |
Eclettica quarantaduenne nerd, promette di essere quarantaduenne per sempre. Dopo il liceo classico, una laurea in fisica e un lungo periodo nell'associazionismo del software libero, si occupa di sviluppo web nella ditta che condivide con due soci, entrambi ingegneri, e traduce dall'inglese. Nel tempo libero, quando piove lavora a maglia e all'uncinetto, quando è bel tempo fa speleologia, alpinismo, scialpinismo e molte altre strane cose (a detta sua).
Visto che c'ero, ho fatto un paio di domande anche ad Eugenia. Leggete cosa mi ha detto.
Da quanto tempo ti occupi di traduzione ed editing?
Tradurre è sempre stato il mio pallino... da piccina, ho iniziato la colossale avventura di tradurre Lo Hobbit per mio divertimento. Poi, la vita mi ha portato da tutt'altra parte, mi sono laureata in fisica e ho lavorato per molto tempo in campo informatico. Per un periodo ho unito le due passioni lavorando come Chief Open Source Editor in una piccola casa editrice di Milano, la Hops Libri, per cui gestivo una collana di manualistica su software libero. Ultimamente, ho ripreso la mia vecchia passione e ho cominciato a lavorare anche sulla narrativa; sono quindi una novellina con anni di lavoro alle spalle.
Com'è stato lavorare con Steven Savile?
Molto divertente! E' un autore con un gran curriculum e una persona molto disponibile, spero di lavorare di nuovo con lui.
Perché, secondo te, un Lettore dovrebbe leggere questo romanzo. Quali sono i motivi principali che ti spingono a consigliarlo?
Steven ha una prosa accattivante, riesce veramente a trasportarti nel mondo che descrive. Il libro ti tiene attaccata alle pagine fino all'ultimo; è uno di quei romanzi in cui si va avanti nel mistero, e poi alla fine si dice "Aaaahhh!!!!!" e tutto diventa chiaro. Lo vedrei bene adattato per il cinema, o per una serie TV, di quelle cupe alla "The walking dead"!
Questa lunga, ma piacevole, presentazione è terminata. Vi lascio il link del sito di Steven Savile e il profilo Twitter di Eugenia Franzoni.
Mi raccomando!, se partecipate al giveaway non dimenticare di seguire tutti i passi che vi ho indicato sopra. Ringrazio tutti quelli che lasceranno un commento. E, ovviamente, aspetto l'opinione sul libro di chi lo vincerà.
Alla prossima!
Alla prossima!
Questo mi piace veramente tantissimo!! Quanti libri vorrei leggere....
RispondiEliminaQuesto libro è davvero molto bello e particolare!...Io ne ho letto solo alcune parti (per ora) perché non ho avuto tempo, ma lo stile narrativo è incredibile!
EliminaOH!che bella sopresa!dopo tante donne scrittrici ecco un uomo! :) i racconti dove il protagonista cerca la sua identità mi fanno venire un pò di ansia, perchè a volte penso se dovesse succedere a me? se mi dovessi svegliare un giorno in una stanza vuota e non ricordare proprio nulla? nemmeno come è fatto ilmio volto? sento i brividi al solo pensiero. Però mi faccio coraggio e sono davvero curiosa di leggerlo questo libro.
RispondiEliminaps sono kicca di tanta voglia di te alla pesca!
Ciao Kicca! =) Eh sì!, finalmente un uomo (e con che curriculum!)...Spero tu possa vincere il libro per avvicinarti a queste storie di ricerca e rinascita...
EliminaFarò un giretto nel tuo blog appena ho un momento! ;)
wow forte questo libro e si come curriculum, il nostro Steven è un inglese che non si è fatto mancare niente.
RispondiEliminacerto che questo libro un pò mi inquieta, l'argomento è un pò particolare, sai la mancanza di memoria è secondo me la perdita di se stessi e non deve essere semplice affrontarla, sono molto curiosa di leggerlo, messo in WL aiuto sempre più chilometrica.
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grazie a tutti per l'opportunità che ci date di conoscere nuovi libri
In effetti il libro è un po' inquietante, ma merita...e sì! , Steven ha un super curriculum!!!!
EliminaGrazie per le condivisioni! :)
Grazie a questo tour sto raccogliendo una super lista di libri nuovi ed interessanti...e questo e tutto grazie a voi...
RispondiEliminaQuindi condivido anche questa super tappa...
https://www.facebook.com/ramona.bottoli
Grazie a te per la partecipazione e la condivisione!!...
EliminaEh sì!!, la WL si allunga sempre più! :D
Gran bel libro anche questo...adoro questi giveawey!!! condivido su fb https://www.facebook.com/mattioli.nicol
RispondiEliminaGrazie per la partecipazione e la condivisione! :)
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