martedì 10 marzo 2015

IntervistAutore #14: Andrea Righi.

Salve lettori!
Eccomi qui con un'intervista fresca fresca. Finalmente, dopo molte donzelle, oggi ho il piacere di introdurvi Andrea Righi, scrittore esordiente che, sono sicura, apprezzerete molto dopo aver letto questa nostra chiacchierata.

Nome, Cognome, Età.
Andrea Righi, 38 anni.

Professione.
Impiegato tecnico nel settore metalmeccanico.

Aspirazioni professionali .
Non è che io abbia aspirazioni più che altro coltivo un sogno: diventare scrittore.

Raccontaci qualcosa di te.
Sono nato nella provincia emiliana, a Castelfranco Emilia, tra vigna, grano e nebbia, e cresciuto li. Ho fatto solo gli studi superiori poi ho subito iniziato a lavorare. Amo la montagna,gli spazi aperti e i colori della mia campagna, mi piace parlare e scrivere.

Visto che questo è un blog che parla di libri, vorrei sapere qual è il tuo libro preferito e perché. E magari anche qual è il tuo autore preferito.
Ho due libri preferiti: Il vecchio e il mare di Hemingway, per la potenza della storia che racconta, e  Due di due di De Carlo, che mi ha cambiato la vita.

In che modo il libro di De Carlo ti ha cambiato la vita?
Il libro di De Carlo è stato un pugno nello stomaco in un momento di crescita, una spinta che ti butta a terra mentre cammini. Mi sono guardato dentro parecchio e ho capito l'importanza del rapporto amici-tempo, che è eterno. Mi ha fatto guardare meglio le persone e anche me stesso. Avevo tanti Guido Laremi attorno e non li avevo mai notati.

Quando è nata la tua passione per la scrittura? E da dove pensi sia scaturita?
Scrivo da sempre poesie e canzoni.

Scrittore, poeta e paroliere. Ti senti tutte queste cose insieme o sono tre parti di te completamente distinte?
Cosa mi sento? Tutti e tre e nessuno dei tre...Scrivo per esprimere emozioni e per comunicare. Quello che esce lo prendo. Però mi piace raccontare quindi credo che la prosa sia la mia strada.

Da quando scrivi in modo regolare e, permettimi il termine, serio?
A scrivere seriamente ancora devo iniziare.

Potendo descrivere il tuo stile con tre aggettivi, quali sceglieresti e perché?
Il mio stile? Mmmhhh...Mio (sicuramente!), cupo e criptico perché ha sempre un senso nascosto.

Quanti lavori hai portato a termine? Ti va di elencarli e raccontarci qualcosa di essi?
Il mio primo romanzo si chiama  SAMHAIN. E' un libro horror-thriller ambientato nei luoghi a me cari: Bologna, Castelfranco e Augusta (Sicilia), la città di origine di mia moglie.

Hai qualche altro lavoro pronto nel cassetto, magari una raccolta di poesie? Oppure ancora non hai pensato a progetti futuri?
Ho un altro lavoro e mille idee per i prossimi ma non svelo nulla.
(Giustamente!, ma io la domandina insidiosa la faccio sempre!)

Come hai fatto a pubblicare i tuoi lavori? Ti sei affidato ad una casa editrice o hai fatto da te?
Ho pubblicato il mio primo lavoro con una piccola casa editrice locale.

La scelta di pubblicare il tuo romanzo con una piccola casa editrice è stata dettata dalla voglia di ottenere come prodotto finale un libro cartaceo al posto del sempre più diffuso e-book oppure è frutto del caso e delle coincidenze della vita?
Ho scelto la casa editrice più comoda che mi dava la possibilità di lavorare nel mio silenzio e di autogestirmi. È per meriti che voglio emergere, non per pubblicità.
(E bravo Andrea! Il mondo dell'editoria oggi non è affatto semplice, ma con questo spirito sono sicura che riuscirai ad emergere!)


Anche questa intervista è terminata. Spero vi siate divertiti a leggerla e che lascerete un segno (ovvero un commento) del vostro passaggio. Io ringrazio Andrea per la disponibilità! 
Alla prossima!

2 commenti:

  1. io sono passata ;-) e Samhain mi è piacuto molto

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    1. Grazie mille per la visita! Io ancora nonho letto "Samhain", ma non è detto che non lo farò presto! :)

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