Titolo: Tempesta.
Autore: Lilli Gruber.
Casa Editrice: Rizzoli.
Pagine: 385.
Trama: “Mi chiamo Hella, Hella Rizzolli, e la mia voce viene dal passato.” Quel passato è il 1941, in un’Europa in cui il nazismo dilaga vittorioso assoggettando un Paese dopo l’altro. Hella crede ancora nel Führer, ma lui le sta strappando ciò che ha di più prezioso: Wastl, il suo fidanzato, che parte per il fronte dopo un’ultima settimana d’amore a Berlino. Sul treno che riporta Hella a casa c’è anche un giovane falsario, Karl, che in fuga da una Germania ormai troppo pericolosa per i nemici del regime ha deciso di rifugiarsi in Sudtirolo. Ma nemmeno quella terra chiusa tra le montagne è al sicuro dalle tempeste della storia: nei quattro anni successivi, che devasteranno il mondo, l’orrore del nazismo e la realtà della guerra arrivano anche qui, culminando nell'occupazione da parte dei tedeschi nel 1943. Hella e la sua famiglia sono costretti ad abbandonare le loro illusioni, e Karl a confrontarsi con il Male. In questo nuovo episodio della storia della sua Heimat e della sua famiglia, cominciata con Eredità, Lilli Gruber riprende le fila della vita di Hella, la sua prozia, per seguirla attraverso gli anni cruciali della Seconda guerra mondiale: dall'apertura del fronte orientale alla lunga campagna italiana degli Alleati. Un viaggio della memoria e dell’immaginazione che combina ricerca, interviste e avvincente fiction, costruendo un libro che ha il respiro della grande Storia e il passo della narrativa d’avventura. Nella parabola di Hella e di Karl si disegna la tragedia di un popolo, quello sudtirolese, e di un intero continente, intrappolati tra due regimi sanguinari e prigionieri di un dilemma: salvarsi la vita, o salvarsi l’anima?
Tempesta è il secondo capitolo della saga che Lilli Gruber ha scritto sulla sua famiglia e sulla sua Heimat. Ho sempre apprezzato il lavoro della Gruber giornalista, ma da quando ho scoperto la Gruber scrittrice con questi romanzi, la apprezzo anche in veste di narratrice.
Il libro non è un romanzo, non è un saggio, non è un racconto, ma è tutte e tre queste cose insieme. E' un romanzo perché narra di persone realmente esiste, dei loro sentimenti e delle loto vite; è un saggio perché la parte storica è curatissima, a tratti didattica, per permettere a tutti di entrare nel profondo di tutti gli intricati avvenimenti che hanno segnato la storia europea e italiana; è un racconto perché alla narrazione dei tempi di guerra, la Gruber alterna capitoli nei quali riporta le interviste fatte a chi la Guerra l'ha vissuta e combattuta.
Tempesta è un libro complesso, importante, storico, ma davvero ben curato.
Lilli Gruber riprende la narrazione da dove si era fermata nel primo capitolo della saga (Eredità). Se nel primo libro l'attenzione era focalizzata sugli avvenimenti dell'intera famiglia, ancora tutta riunita a Pinzon, nel periodo della Prima Guerra Mondiale fino ai primi anni '30, ora, nel secondo capitolo, l'attenzione è concentrata su Hella, la prozia della Gruber, sulla sua vita, i suoi valori, le sue vittorie e le sue sconfitte. Hella è una donna decisa, convinta, votata alla causa ariana, ma costretta dagli eventi a ricredersi e a tornare sui suoi passi. La Storia insegna ad Hella una dura verità che la sconvolge come donna, come figlia e come sorella.
Ammetto che nel primo libro Hella non mi stava molto simpatica. In Tempesta mi è piaciuta di più, anche se il suo credere fermamente nel nazismo ad un certo punto era abbastanza fastidioso davanti a certi avvenimenti storici che avevano fatto vacillare nelle loro convinzioni persino le cariche del partito. Dopo la morte (presunta, perché il corpo non fu mai trovato) di Wastl, Hella cambia. E' una donna distrutta, diversa, vuota, divorata da una perdita che non riesce ad elaborare e che la porta al tragico finale. (Non vi dico come va a finire sennò farei uno spoiler epocale!)
Alle vicende della famiglia Rizzolli-Tiefenthaler (si scriverà così poi?) si mescolano quelle di Karl, giovane falsario berlinese, scappato da Berlino a causa della sua fede comunista. Messosi in salvo in Sudtirolo, Karl viene presto rintracciato e si ritroverà, suo malgrado, a falsificare carte e documenti per il fratellastro Oskar, ufficiale nazista, in un susseguirsi di scambi di identità, fughe, viaggi e colpi di scena.
Il libro è bello, merita, se non altro per La Storia nella storia, ovvero il capitolo finale che la Gruber ci regala e che racconta al lettore gli ultimi atti del secondo conflitto mondiale visti con gli occhi dei sudtirolesi. Io vi consiglio di leggere il libro, ovviamente leggete prima Eredità! Vi lascio un brevissimo estratto dal capitolo finale:
Nella grande partita a scacchi per il destino dell'Europa, questo pezzetto di terra non conta molto. il 13 aprile 1945 i russi hanno preso Vienna. L'Armata Rossa abbevera i suoi cavalli alle antiche fontane nel cuore del Vecchio Continente. I comunisti vincitori fanno più paura dei nazisti sconfitti. E la frontiera alpina del Brennero è una difesa naturale a cui gli americani non possono rinunciare. A dispetto di Woodrow Wilson e del diritto dei popoli all'autodeterminazione, sanno benissimo che l'Italia è strategica. Deve restare sotto l'influenza occidentale. Non è il caso di ridiscutere le sue frontiere. Il Tirolo, diviso dopo la Prima Guerra Mondiale, non verrà riunito dalla Seconda. E pochi anni dopo il sangue ricomincerà a scorrere. Ma questo è un altro capitolo della nostra storia.
Spero di avervi incuriositi almeno un pochino. Se avete letto anche voi questi libri, fatemi sapere cosa ne pensate. Alla prossima!
Ciao Antonella ti ho trovata grazie al Link Party di Libri di Cirstallo :-)
RispondiEliminaOra sono tua follower Passa da me al Rifugio degli Elfi e se ti piace il mio blog seguimi anche tu !http://ilrifugiodeglielfi.blogspot.it/ - Qui trovi i miei altri due blog se la cosa può interessarti http://ilrifugiodeglielfi.blogspot.it/p/i-miei-blog.html.
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un saluto e buona Primavera
Ciao Arwen! =) Grazie per aver raggiunto il mio piccolo angolino...ti raggiungo molto volentieri...grazie per l'invito!
EliminaBuona Primavera a te! =)
Grazie per avere partecipato al mio Link Party Antonella.
RispondiEliminaUn saluto, Buon pomeriggio ma soprattutto migliore settimana appena iniziata :-)
A presto
Buona settimana a te! E grazie per la possibilità che offri di conoscere nuovi blog e nuovi blogger! =)
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