Titolo: Io prima di te.
Autore: Jojo Moyes.
Casa Editrice: Mondadori.
Pagine: 391.
Trama: A ventisei anni, Louisa Clark sa tante cose. Sa esattamente quanti passi ci sono tra la fermata dell'autobus e casa sua. Sa che le piace fare la cameriera in un locale senza troppe pretese nella piccola località turistica dove è nata e da cui non si è mai mossa, e probabilmente, nel profondo del suo cuore, sa anche di non essere davvero innamorata di Patrick, il ragazzo con cui è fidanzata da quasi sette anni. Quello che invece ignora è che sta per perdere il lavoro e che, per la prima volta, tutte le sue certezze saranno messe in discussione. A trentacinque anni, Will Traynor sa che il terribile incidente di cui è rimasto vittima gli ha tolto la voglia di vivere. Sa che niente può più essere come prima, e sa esattamente come porre fine a questa sofferenza. Quello che invece ignora è che Lou sta per irrompere prepotentemente nella sua vita portando con sé un'esplosione di giovinezza, stravaganza e abiti variopinti. E nessuno dei due sa che sta per cambiare l'altro per sempre. "Io prima di te" è la storia di un incontro. L'incontro fra una ragazza che ha scelto di vivere in un mondo piccolo, sicuro, senza sorprese e senza rischi, e un uomo che ha conosciuto il successo, la ricchezza e la felicità, e all'improvviso li ha visti dissolversi, ritrovandosi inchiodato su una sedia a rotelle. Due persone profondamente diverse, che imparano a conoscersi senza però rinunciare a se stesse, insegnando l'una all'altra a mettersi in gioco.
Non lo volevo leggere. Volevo stare alla larga da uno dei libri più chiacchierati degli ultimi anni, volevo stare lontana da un libro così prepotentemente doloroso e strappalacrime, volevo evitare di essere coinvolta emotivamente da questo romanzo. Poi ho ceduto. Un po' per curiosità, un po' per far contenta un'amica che continuava a consigliarmelo. Ho iniziato a leggerlo ripromettendomi di non farmi coinvolgere, ben conscia dell'impatto emotivo che una storia del genere poteva avere e assolutamente consapevole della trama. Insomma, tutto faceva supporre che avrei potuto leggere il romanzo senza conseguenze. E' stato così per 380 pagine, ma le ultime 10 mi hanno devastata, facendo cadere, anzi precipitare, quel misero castello di carte che mi ero costruita attorno come barriera. Non c'è l'ho fatta!, come mille altre lettrici prima di me, sono stata risucchiata e stritolata dalla storia di Will e Lou e non ne sono uscita indenne.
La mia mamma me lo aveva detto "Ti piacerà!", e io a ripetermi mentalmente che "Sì!, sarà pur un bel romanzo, ma con tutto quello che leggo, non sarà un romanzo d'amore a sconvolgermi. Conosco le dinamiche, la storia e i possibili sviluppi". Vero. Non ci sono stati sviluppi nel libro che mi abbiano sorpresa, ma ci sono state alcune parole, piccole frasi, sussurrate e appena percettibili, che mi hanno fatta sciogliere come una scolaretta alla sua prima cotta.
Eccomi qui, mi chiamo Antonella, ho 27 anni e sono l'ennesima "vittima" di Jojo Moyes e delle sue storie strappalacrime, strappacuore e stritola anima. E ne sono orgogliosa.
Credo sia umanamente impossibile non farsi coinvolgere emotivamente dalle parole in questo romanzo. Ribadisco parole perché la storia in sé non è del tutto nuova, ma il modo in cui viene raccontata, i dialoghi e l'epilogo la rendono unica nel suo genere. Nella storia di Will e Lou, a fare la differenza non sono luoghi e colori, ma parole, lettere e opinioni. E questo rende il tutto molto accattivante, coinvolgente e dannatamente difficile da sopportare per chi non ha nervi d'acciaio. Chi non è dotato di super-poteri negativi e prova almeno un briciolo di empatia per gli altri (come il buon vecchio Gospodinov mi ha insegnato) non può restare indifferente, non può girarsi dall'altra parte e a stento trattiene le lacrime (giuro che non ho pianto!, ma c'è mancato pochissimo).
La cosa più difficile da digerire di questo romanzo è il realismo. Tutto è reale, ricorda qualcuno o un fatto che ci ha toccato da vicino, nulla è falso o troppo costruito. La malattia, l'amore, la famiglia, la morte. Tutto è così vero da rendere il romanzo un racconto di vita come pochi.
In poche righe, credo sia evidente il mio cambio d'opinione sul romanzo e sono a dir poco dispiaciuta di non aver ceduto prima. Ora non vedo l'ora di leggere il seguito, sperando che il mio cuore a pezzettini non venga ulteriormente messo alla prova (cosa che temo succederà).
Aspetto di conoscere le vostre impressioni e, sono sicura, la maggior parte di voi avrà letto questo romanzo. Vi prego di non spoilerarmi il seguito perché voglio soffrire per conto mio, sola, rannicchiata in un angolino del divano!
Devo dire che avendone sentito parlare così tanto mi sono incuriosita anch'io, ma sapendo tutta la storia - persino il finale - mi risulta difficile prenderlo in mano. Sono una persona che con gli spoiler non ci convive proprio. Anche se devo dire che la tua recensione mi ha incuriosita non poco!
RispondiEliminaBeh dai...io spoiler non ne ho fatti (anche perché sarebbe stato sciocco visto quanti ne sono già stati fatti)...:D
EliminaMagari verrà anche per te il momento di leggerlo! ;)
Sono messa come te prima di leggere questo libro.
RispondiEliminaHo visto il film perché mi è capitato, senza troppe aspettative perché i film romantici non sono i miei preferiti (come i libri romantici, d'altronde), però l'ho adorato.
E adesso sto cercando di resistere e di non leggerlo perché penso che rimarrei troppo coinvolta dalla storia! Ma penso che, come te, cederò... e immagino che sarà bellissimo e bruttissimo xD
Bellissimo e bruttissimo. E hai detto tutto!
EliminaIo il film lo recupererò quanto prima...tanto per farmi ancora più male... :3