venerdì 5 dicembre 2014

La frase della settimana #4.

Quarto appuntamento con la rubrica "La frase della settimana". Stavolta ho scelto una citazione di Charles Bukowski. Non ho mai letto nulla di suo, ma mi capita spesso di apprezzare sue brevi citazioni trovate qua e là nel web.


È Natale da fine ottobre. Le lucette si accendono sempre prima, mentre le persone sono sempre più intermittenti. Io vorrei un dicembre a luci spente e con le persone accese.
(Charles Bukowski)

Ho optato per una frase sul Natale e sulle Festività visto che ormai è dicembre. Credo sia indicativa di quello che la società attuale è diventata. Siamo una società prettamente consumista, abbiamo perso i valori e il significato del Natale (come di molte altre Feste). Ora starete pensando che sto cadendo nei soliti luoghi comuni,  nelle solite leggende metropolitane.  Ma non è così!  
La società di oggi è una società attaccata all'oggetto. Si comprano regali su regali con settimane di anticipo e ci si dimentica di cosa sia davvero il Natale.
Moltissimi hanno smesso di apprezzare le piccole cose come il fare l'albero tutti assieme o il preparare i biscotti da regalare ad amici e parenti.
Quando mi sento dire che mancano X-giorni a Natale mi sale l'ansia. Tutti a chiedermi cosa regalerò a Tizio e cosa a Caio. Ma io non lo so! Per me il periodo del Natale inizia col fare l'albero, col fare i biscotti di pan di zenzero e col fare dei piccoli sacchettini pieni di dolcetti da donare a chi mi sta vicino. I regali? Di solito arrivo al 20 dicembre che me ne mancano almeno uno o due...

Ogni anno, finiti i saldi autunnali, le vetrine si riempiono di Babbi Natale, renne e tutto il resto. E allora tutti a correre di qua e di là come se Natale fosse il giorno dopo. Che ansia! Questo è terrorismo psicologico!
Io non ci sto. Non ci voglio stare.
Voglio credere che esistano ancora persone che amano fare il presepe, addobbare a festa la propria casa (e perché no!, la propria vita) e compiere piccoli gesti d'amore senza il bisogno di regali da centinaia di euro.
Certo, sarei ipocrita a dire che i regali non fanno Natale. I regali fanno Natale. È bello riceverli e farli, ma non devono essere la preoccupazione principale. Sono un in più.  
E i bambini,  ancor più degli adulti, stanno perdendo lo spirito natalizio. Forse è ora di ridare a questi bambini il Natale. Se gli adulti di oggi riuscissero a recuperare lo spirito natalizio, dimenticando per un po' la frenesia consumistica, gli adulti del domani sarebbero persone più felici.

Il signor Bukowski ha proprio ragione. Le persone si dimenticano sempre di più di che cos'è il Natale. E invece sarebbe bellissimo recuperare la spontaneità, la naturalezza, della Festa, lasciando da parte la corsa all'oggetto. Se molti provassero, non tornerebbero più sulla loro vecchia strada.
Io spero con tutto il cuore di non essere mai stata e di non essere mai in futuro una persona intermittente. Voglio credere di poter rimanere sempre una persona "accesa". E voi? Vi sentite più intermittenti o accesi?

Con questo punto di domanda in sospeso, anche per questa settimana, il mio monologo è terminato. Aspetto i vostri commenti o le vostre critiche (anche se mi auguro non ce ne siano troppe). Alla prossima!

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