In questa rubrica metto a confronto un libro e un film ad esso ispirato. La cadenza è, ovviamente, random. |
Salve lettori!
Come vi avevo promesso, eccomi qui con un nuovo appuntamento di confronto libro-film. Mi sono ripromessa di recuperare un po' di libri e un po' di film per dare nuovo respiro a questa rubrica che era finita, purtroppo, nel dimenticatoio. Recuperare i film, specialmente se vecchi!, non è facile (anzi, se qualcuno mi sa dire dove posso recuperare in internet una buona versione del film Via col vento, mi farebbe un favore enorme). Leggere i libri che ancora non ho letto per confrontarli con i film già visti richiede tempo. Ma, un po' alla volta, ce la farò. Ovviamente, se avete confronti libri-film che vi interesserebbe vedere in questa rubrica, provate a propormeli, non si sa mai che io accetti la 'sfida'!
Ora, bando alle ciance, largo alle bande!, passiamo all'accoppiata di oggi.
Il libro.
Leo è un sedicenne come tanti: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, le scorribande in motorino e vive in perfetta simbiosi con il suo iPod. Le ore passate a scuola sono uno strazio, i professori "una specie protetta che speri si estingua definitivamente". Così, quando arriva un nuovo supplente di storia e filosofia, lui si prepara ad accoglierlo con cinismo e palline inzuppate di saliva. Ma questo giovane insegnante è diverso: una luce gli brilla negli occhi quando spiega, quando sprona gli studenti a vivere intensamente, a cercare il proprio sogno. Leo sente in sé la forza di un leone, ma c'è un nemico che lo atterrisce: il bianco. Il bianco è l'assenza, tutto ciò che nella sua vita riguarda la privazione e la perdita è bianco. Il rosso invece è il colore dell'amore, della passione, del sangue; rosso è il colore dei capelli di Beatrice. Perché un sogno Leo ce l'ha e si chiama Beatrice, anche se lei ancora non lo sa. Leo ha anche una realtà, più vicina, e, come tutte le presenze vicine, più difficile da vedere: Silvia è la sua realtà affidabile e serena. Quando scopre che Beatrice è ammalata e che la malattia ha a che fare con quel bianco che tanto lo spaventa, Leo dovrà scavare a fondo dentro di sé, sanguinare e rinascere, per capire che i sogni non possono morire e trovare il coraggio di credere in qualcosa di più grande.
Se avete già letto la mia recensione, saprete che questo libro mi è piaciuto tanto. E' vero, si tratta di un romanzo per adolescenti, pensato per gli adolescenti e scritto con il linguaggio adatto per gli adolescenti, ma l'ho trovato perfetto. Se ne avessi avuto il coraggio, avrei sottolineato ogni singola parola del romanzo, ogni singola frase, ogni singola virgola. E' perfetto. Delicato e allo stesso tempo doloroso; leggero e pungente. Assolutamente consigliato.
Il film.
Bianca come il latte, rossa come il sangue è un film del 2013 diretto da Giacomo Campiotti, adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di Alessandro D'Avenia. Il film tuttavia presenta significative discrepanze rispetto al romanzo.
Avevo trascinato il mio ragazzo al cinema per vedere questo film. Mi aveva accompagnata, ma era, giustamente, riluttante. E aveva ragione. In sala ci saranno state sì e no altre quattro-cinque coppie della nostra età, il resto della sala era pieno zeppo di ragazzine urlanti ed assatanate (presumo per gli attori del cast, non per altri motivi...o almeno spero).
Volevo vedere questo film perché 1. mi incuriosiva molto, e 2. la colonna sonora vedeva protagonisti i miei cari Modà (si, beh, ecco...sono una modaiola; non una di quelle pazze da sotto il palco, ma diciamo che mi piacciono abbastanza).
Il film in sé non è affatto male, anzi credo sia un buon prodotto per adolescenti, ma le discrepanze sono davvero tante e per nulla trascurabili (le ho scoperte solo tre anni dopo, avendo letto il libro, ma non possono essere negate). Non è un brutto adattamento cinematografico. Nella sua totalità il film ha un discreto cast, buoni dialoghi (in linea con il libro, anche se differenti) e una buona dose di logica temporale e spaziale. Io non sono un'esperta di cinema, quindi parlo da perfetta profana, ma penso che questo film sia piacevole, adolescenziale, ma ugualmente piacevole. Va preso per quello che è, ovvero un film per ragazzi con l'ambizioso obiettivo di trasmettere messaggi importanti (cosa che al libro riesce certamente meglio).
Tirando le somme (ce n'è davvero bisogno dopo le mie parole!?) direi che stravince il libro questa volta! Il film è carino sì, ma il libro è proprio bello. Questo non vuol dire che il film sia inutile vederlo, anzi!, ma sicuramente il libro ha due marce in più.
E voi? Avete letto il libro e/o visto il film? Avete avuto la mia stessa impressione? Lasciatemi le vostre opinioni nei commenti qui sotto.
Alla prossima!
Io ho letto il libro e non mi è piaciuto. Ed è proprio per questo motivo che ho deciso di non guardare il film, anche se tra gli attori c'è il mio futuro marito Luca Argentero.
RispondiEliminaAaah, come biasimare le ragazzine urlanti... *_____*
Eh mi avevi detto che non ti era piaciuto...però il film, per il tuo futuro marito, potresti ben guardarlo! ;)
EliminaIo, come ti ho già scritto quando hai parlato del libro (mmmh... sto diventando una stalker?), ho visto solo il film e purtroppo non mi è piaciuto. Però forse, e dico forse, stavolta le ragazzine urlanti erano entusiaste perché fan del libro. Ha avuto un successo interplanetario qui in Italia a suo tempo!!! 😊
RispondiEliminaNon sei una stalker, tranquilla! ;) Sei una delle mie lettrici più assidue e mi fa davvero piacere! :*
EliminaCiao! A me il libro non è piaciuto molto..più che altro non mi ha trasmesso molte emozioni, nonostante il tema molto doloroso e non ho neanche visto film perché di solito le trasposizioni cinematografiche sono un disastro :)
RispondiEliminaComunque ho appena scoperto il tuo carinissimo blog e mi sono iscritta ai lettori fissi..Se ti va di passare da me, ti lascio il link http://capitolozeroblog.blogspot.com/
A presto ^_^
Ciao!, benvenuta! Ti ringrazio di cuore...appena ho un attimo libero dal lavoro e dagli impegni passerò a trovarti e spulcerò il tuo angolino!!!
Elimina