giovedì 20 agosto 2015

Di Venezia. D'amore. Di magia., Anna Castelli.

Titolo: Di Venezia. D'amore. Di magia.
Autore: Anna Castelli.
Casa Editrice: Lulu Press.
Pagine: 200.

Trama: Anna Castelli riceve un pacchettino di lettere consunte dalle mani di due misteriosi personaggi che le affidano la loro storia. 
Dopo una lunga giornata di lavoro, Jérôme de Seingalt sta fumando l’ultima sigaretta sulla sua “altana” (terrazza alla veneziana), godendosi il chiaro di luna e il silenzio della Laguna. All'improvviso dentro allo specchio della sua camera appare una donna graziosa, Lavinia de Merteuil. Dopo aver combattuto strenuamente per tirarla fuori da lì, Jérôme ascolta sbalordito la sua storia: Lavinia gli racconta che si sono già conosciuti e amati trecento anni prima e gli chiede aiuto per sconfiggere la maledizione che l'ha allontanata da lui, costringendola a viaggiare di specchio in specchio per secoli fino allo scioglimento del maleficio; l’unica maniera per farcela è quella di raccontarsi fiabe. Inizia così uno scambio di lettere con il quale i due riscopriranno ai giorni nostri la loro antica passione, tra passeggiate e appuntamenti nei luoghi più belli di Venezia, che i lettori possono ammirare assieme a loro. Tra una lettera e l’altra contrastano la maledizione con le loro fiabe: storie d’amore ambientate in tutto il mondo e in ogni epoca, che seguono col loro andamento la passione che travolge Lavinia e Jérôme, fino all'incredibile epilogo in cui il lettore scoprirà se il potere dell’amore è più forte della stregoneria che incombe su di essi.


Agosto. Mese di caldo, relax, divertimento e compagnia. No, beh, in realtà solo caldo. E sessione estiva. Comunque, nonostante caldo ed esami, su invito dell'autrice ho letto Di Venezia. D'amore. Di magia., un libro unico nel suo genere, coinvolgente e piacevole. 

Il romanzo è un concentrato di vite, sentimenti ed avventure. Nella mani dell'autrice arriva un carteggio antico e a consegnarlo a lei sono gli stessi protagonisti di quelle pagine: Jérôme e Lavinia. Due figure magiche e misteriose che attraversano il tempo e lo spazio ritrovandosi ogni volta tra le viuzze ed i canali di Venezia. Due figure fantastiche o reali (questo spetta al Lettore deciderlo, seguendo il proprio istinto e le proprie credenze) che vivono del loro amore, come se il tempo, per due innamorati, non passasse mai.
Poi però capita che io torni a Venezia, percorrendo il suo labirinto senza particolari pensieri addosso, e loro sono lì: passeggiano tranquillamente a braccetto e mi fanno un lieve cenno di saluto, a sottolineare il segreto prezioso che mi hanno regalato e il fatto che, attraverso me, qualcun altro potrà continuare a credere alla magia della Serenissima. (Introduzione a cura dell'autrice)
Il carteggio di Jérôme e Lavinia è costituito da un gran numero di lettere e fiabe. Ebbene sì!, fiabe. Lavinia è infatti vittima di una maledizione e per sconfiggerla e ritrovarsi i due innamorati devono raccontarsi un numero sufficiente di fiabe e ripercorrere così la loro storia di amore e passione.
Ci sono fiabe per tutti i gusti: lunghe o corte, piccanti o ingenue, giovanili o adulte, fiabe raccontate due volte da due punti di vista diversi, fiabe che si completano tra loro. Un carteggio complesso che costringe il Lettore a riflessioni, collegamenti e scoperte. Ovviamente non sarei sincera se dicessi che mi sono piaciute tutte allo stesso modo; alcune mi sono piaciute meno, altre di più (Onirika e Akirino).

Lo stile e la complessità del libro sono molto accattivanti, ti catturano nella loro rete e non ti lasciano più. Ammetto che arrivata alla fine, a quel Come tutto ebbe inizio..., un po' mi sono rattristata. Più le pagine scorrono, più Jérôme e Lavinia diventano conoscenti, amici, amici affezionati. Il desiderio che tutto si risolva per il meglio costringe il Lettore a simpatizzare sempre più con i protagonisti e con le loro avventure tra gli specchi.

Da un bel po' ho in programma una nuova gita a Venezia di tempo e credo che, dopo aver letto questo racconto-leggenda-fiaba-e chi più ne ha più ne metta, farò molta più attenzione alle coppie che incontrerò per le strade...Magari mi capiterà di incrociare lo sguardo di Jérôme e Lavinia e, sorridendo, potrò ripensare alla storia del loro amore nella magnifica Serenissima. 

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