sabato 22 agosto 2015

Ultimo piano (o porno totale), Francesco d'Isa.

Titolo: Ultimo piano (o porno totale).
Autore: Francesco d'Isa.
Casa Editrice: Imprimatur.
Pagine: 208.
Formato: e-book.

Trama: Ultimo piano narra la vicenda di un fratello e una sorella, di nome Claude e Claude, che lavorano nell'industria pornografica in ruoli diversi e con scopi opposti. La loro storia ruota attorno alla nascente carriera della donna e a un film dalle incredibili proprietà, il “porno totale”, che risucchierà le loro vite assieme a quelle di congiunti, amici e colleghi. Narratore e deus ex machina è Frank Spiegelmann, «uomo orrendo» e proprietario della più grande casa di produzione pornografica di una Varsavia immaginaria, «capitale dell’Europa Federale». Tutto inizia, si svolge e finisce all'interno del grattacielo della sua azienda; un edificio che, grazie alla sua particolare struttura, influirà sullo stesso svolgersi degli eventi. Un romanzo che intreccia erotismo, filosofa, satira e distopia, ben imbrigliati dalla figura narrante, che li porterà verso la sintesi di un'inattesa conclusione. Un libro permeato da un erotismo che lo avvolge nella sua interezza senza mai esplicitarsi: la tensione rimarrà un rumore di fondo inespresso – perlomeno fino alla chiusura dell’inevitabile climax.


"Tutti i ragazzi intelligenti sono depravati", inizia così, con una citazione di Vladimir Nabokov (il grande, incredibile e geniale Nabokov), questo breve libro di Francesco d'Isa. Una brevissima frase che fa già entrare il Lettore nel vivo del libro o almeno nel tema che si suppone sia il fulcro di questo libro. Chi meglio dell'autore di Lolita può aprire la strada a questo racconto? Io credo nessuno...

Ultimo piano (o porno totale) è un libro geniale e scottante. Moltissimi "benpensanti" al solo vedere la parola "porno" nel titolo si scandalizzerebbero di sicuro. Leggere un libro che ne parla poi!, lasciamo stare. Eppure secondo me c'è di più. 
Il libro narra le vicende di un fratello e una sorella, Claude e Claude, che per ragioni diverse e con intenzioni diverse entrano nel luccicante e perverso mondo di Perverse Angels, una casa di produzione di film per soli adulti in una Varsavia irreale, capitale dell'Europa Federale. La Perverse Angels è un palazzo di 50 piani al cui interno si possono trovare tutti i tipi di essere umano: dall'approfittatore alla starlette, dal parassita al magnaccia, dal ricco al povero e via dicendo. Un mondo in verticale costruito e diretto da Frank Spiegelmann e i cui attori sono un variegato e pittoresco gruppo di personaggi: attori e attrici, aspiranti tali, registi e tecnici. Insomma, il mondo verticale della Perverse Angels sembra essere una vera e propria allegoria del mondo reale orizzontale che ogni giorno vediamo. Lo so!, costruire un'analogia tra il mondo del porno e la realtà non è sicuramente cosa facile (e forse l'autore non aveva questo scopo), ma io una sottile analogia l'ho vista e mi è piaciuto scovarla tra le pagine. 
"Non angosciarti Marie, Claude è un ragazzo intelligente, saprà cavarsela. Poi, insomma, oggigiorno la pornografia è un lavoro come un altro...capisco, ecco bé, se volesse far l'attore, allora forse, metti il caso di vederlo, di trovarselo su uno schermo, così, mentre...sì, sì, capirei l'imbarazzo - pur non giustificandolo. Ma un regista, che male c'è? E poi tutto questo mettere il sesso sotto i tappeti...siamo europei o coloni? Abbiamo ricevuto un'educazione avanzata, sediamo sulla vetta del mondo. Persino nella Russia dell'Est il sesso non scandalizza più nessuno, e dovremmo essere noi a preoccuparci? [...]" (discorso del padre di Claude e Claude)
Il tema 'pornografia' è un tema semi-tabù anche nella nostra "modernissima" società, uno di quei temi di cui non si parla e che si finge non esistano. E a questo proposito credo che il padre dei due protagonisti abbia centrato il punto: ci proclamiamo tanto evoluti e avanzati, ma non abbiamo il coraggio di parlare apertamente di sesso e di tutto ciò che lo riguarda, come appunto la pornografia. Ognuno avrà la propria idea in merito, ma importante è non nascondersi dietro a dei paraventi. Ogni giorno la televisione ci bombarda di immagini ed episodi che hanno come fulcro la mercificazione del corpo e della persona e poi vogliamo scandalizzarci per la pornografia. Almeno la pornografia se non la cerchi non ti capita sotto agli occhi, mentre la televisione è davanti a noi sempre, eppure non ci scandalizziamo, anzi ci divertiamo a guardarla. Questo libro sdogana in parte questa stupida credenza secondo la quale la pornografia è il male assoluto. Lo sarà per alcuni, ma non per altri. L'importante è non fare di tutta l'erba un fascio e rispettare la scelta di chi ha deciso di far parte del mondo pornografico senza tramutarci in rigorosi benpensanti bacchettoni. Solo dopo aver fatto queste considerazioni è possibile leggere il libro senza preconcetti e pregiudizi. 
La nostra industria accoglieva a braccia aperte questi scarti delle muse, era qua che potevano mettere a frutto le proprie mediocri competenze e sentirsi incompresi in eterno. Eppure in queste massa di falliti c'erano rari casi di geni incompresi, così come tra i diecimila manoscritti scartati da una casa editrice c'è sempre un Kafka o un Joyce. (considerazione di Frank Spiegelmann)
Il deus ex machina di tutta la storia è Frank Spiegelmann, proprietario e burattinaio di quel mondo in verticale che è la Perverse Angels. Frank ci racconta tutte le vicende che portano al finale (un po' deludente rispetto a tutto il resto del libro, mi aspettavo una conclusione più 'wow', più scenografica, anche se capisco le motivazioni dell'autore che lo hanno spinto ad una conclusione così; d'altronde Frank è il burattinaio): ci racconta dei due fratelli, dei rapporti, del grande progetto, di chi vuole ottenere il potere e di tutto ciò che accade nel palazzo. Frank, come un Grande Fratello, controlla, dirige e decide le vite di tutti quelli che vivono nel palazzo. Frank dona e toglie la fortuna, prende o lascia, esalta o mortifica. 
Frank consente al Lettore di riconoscere nell'arrivo di Claude-sorella il fattore scatenante di tutta la vicenda che condurrà all'atto finale. Claude-sorella merita una menzione particolare. A differenza di Claude-fratello, lei è furba e determinata, oltre che morbosamente attaccata al fratello. In breve riesce a ritagliarsi un ruolo di rilievo e diventa improbabile protagonista di una vicenda assolutamente più grande di lei. 
La strategia della ragazza comunque funzionò alla perfezione. Iniziò con l'autodefinirsi una "pornostar esistenzialista" e, nonostante avesse frequentato a malapena il primo semestre dell'università, intasò il proprio blog con gli oggetti del desiderio di ogni pseudo-intellettuale: design postmoderno, architettura Bauhaus e Brutalist, cinema New Wave, Situazionismo, letteratura postfederale, Carl Gustav Jung, Pasolini, Miles Davis, Bob Dylan, i Clash e lo scotch doppio malto. Non che non sapesse trattare gli argomenti con sufficiente padronanza, era, come vi ho detto, una ragazza sveglia, degno sangue del fratello. Le sue qualità erano rare, ma ebbero un effetto esplosivo per la carriera che si era scelta. [...] Così, come al liceo si ritagliò il ruolo di "più bella dei nerd", scavalcando le cheerleader che non seppero approfittare dell'ascesa dei secchioni, deve altrettanto in seguito, e, in un'epoca in cui la pornografia dominava il mondo, divenne la regina delle pornostar. (Frank narra l'ascesa di Eva Bolena - Claude sorella)
Un libro, come ho già detto, geniale. Tratta il sesso da un punto di vista nuovo, più materiale e assolutamente reale. Se non si è capito fino ad ora, questo libro mi è piaciuto e merita di essere letto. Un esperimento letterario su un tema quasi tabù anche nell'evoluto 2015 che regala al Lettore un punto di vista nuovo e aperto, come se questo libro avesse il potere di donare a chi lo legge una coscienza diversa, più aperta al mondo e meno bigotta. Concludo con le parole di Claude-fratello che ben rendono l'idea su quello che è il mondo della pornografia così come, spesso, il mondo reale.
[Le persone sono troppe per vederla tutte allo stesso modo - rispose Claude, lievemente irritato - Ma] "Può essere che abbia ragione. Anch'io in fondo credo che il mio lavoro, come quello di mia sorella, sia in parte condannabile." [Come il suo del resto. Abbiamo qualcosa in comune, lavoriamo per lo spettacolo, e lo spettacolo non è così pulito]."Che intende dire?""Il nostro lavoro è creare illusioni e guadagnarci denaro. C'è qualcosa di sporco in questo, le illusioni possono far male".
Ovviamente, se avete letto questo libro fatemi sapere cosa ne pensate. Alla prossima!

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